Russia vs Ucraina

La guerra vista da un carcere. Anche qui cento reazioni diverse, istintive, spaventate o desiderose di dare una mano. Nonostante la scarsa informazione la voglia di “difendere i più deboli, indipendentemente se siano della mia nazione o no” si palesa anche dietro le sbarre. Questa è la voce di Omar

Buongiorno cari lettori della Fenice,
oggi vorrei parlare di questa guerra tra Ucraina e Russia e in modo particolare cosa mi ha colpito in un servizio ciò che ho visto e sentito.
Questa guerra nata credo con poco senso, senza una motivazione reale ma principalmente perché Putin uomo di grande potere mentale (ex KGB) e soprattutto essendo un dittatore vuole che tutto ciò che tocca con la sua mano sia sotto il suo potere, senza possibilità di ribellione, replica o possibilità di stampa e anche se ciò che dice o fa è sbagliato lui nello sbaglio vuole avere “ragione di avere torto”.
Sinceramente ciò preoccupa perché dai pensieri e dalle azioni si presenta come un uomo senza scrupoli e senza alcuna paura di creare una guerra mondiale, ma soprattutto ciò che mi ha dato da pensare ascoltando è che lui non ha paura di rimetterci la “pelle” e di sganciare qualche bomba nucleare e ciò mi da pensare che l’addestramento che ha avuto oggi lo ha portato ad essere così, quindi l’avere a capo della seconda potenza mondiale un uomo come lui fa tremare ogni paese.

Penso che comunque essendo la Russia stata sempre una nazione “nascosta” abbia in serbo delle armi non a conoscenza degli altri paesi mondiali, per cui io ho fatto un’analisi e non sono poi così convinto che sia solo la seconda potenza mondiale, ma che sia la prima anche per come si atteggia di fronte ad ogni trattato internazionale firmato e violato. Non sta rispettando nessun regola, ha deciso che il gas si paga in rubli e basta, ha lanciato missili al fosforo contro civili, missili altamente vietati e tante altre decisioni prese che portano proprio a pensare a ciò.
L’Italia d’altra parte non poteva non mettersi in mezzo, però con una posizione più neutrale da pacifista e diplomatica cercando trattati per far cessare la guerra. Ci sono particolari però che Putin aveva detto, cioè che chiunque gli abbia continuato ad infliggere sanzioni, chi avrebbe aiutato l’Ucraina mandando armamenti sarebbe automaticamente diventato nemico della Russia, ragion per cui ho un pensiero vacillante che mi preoccupa, e se un giorno di questi Putin attua le parole dette e da un momento all’altro ci troviamo bombe e missili che cadono dal cielo sopra di noi? Cosa faremo? So che non si poteva rimanere indifferenti a tutto ciò ma credo che per intelligenza si sarebbero dovute ascoltare un po’ di più le parole di Putin dato che ha dimostrato già abbastanza, ad ogni parola ne segue il fatto, comunque prego e spero per noi e per tutti che non si svilupperà nulla di più catastrofico di quanto sia già.
Qualche sera fa alle IENE del 23 marzo ho visto un servizio che mi ha colpito e affascinato molto. Ho visto la ragazza Giulia solo ventitreenne dell’aereonautica militare Italiana che è partita con un autobus per raggiungere l’Ucraina e dare il suo contributo, ho ascoltato tutta la sua intervista e mi ha stupito la mentalità e la maturità che ha. E’ stato creato un gruppo denominato “FOREIGN FIGHTERS” dove lei si è aggregata, sono militanti da tutto il mondo che arrivano a combattere per l’Ucraina come volontari in un gruppo tipo “Legione Straniera”.

Appello per l’Ucraina e al suo Presidente

Io invito chiunque abbia capacità e conoscenze di lotta corpo a corpo o dimestichezza con le armi di arruolarsi perché solo uniti si è più forti ma soprattutto nel giusto si potrà riuscire a fermare questa avanzata di guerra. lo lo dico perché questo servizio mi è entrato dentro e se fossi fuori sarei subito pronto ad arruolarmi dato che sono quasi un ex-combattente professionista. Tanti anni fa a 18 anni io avrei voluto arruolarmi nelle “Legione Straniera Francese” ma aveva dei vincoli, delle restrizioni talmente rigide che decisi di non farlo per la mia famiglia: (cambio d’identità, per i primi 5 anni non puoi più avere contatti con nessuno, se muori la tua salma non viene restituita alla famiglia ecc..).

Lo so saranno righe al vento ma io ci provo perché non resisto a tenermi questa fortissima emozione dentro. Sono un carcerato ma se mai ci possa essere la minima possibilità di arruolarmi in questa “Legione Straniera” di “FOREIGN FIGHTERS” io sono disponibile e poi quando sarà terminata la guerra, se sarò ancora vivo tornerei in carcere per finire di scontare la mia pena. Non lo dico perché voglio essere liberato, lo dico perché per me è un dovere il poter agire se ne avrò la possibilità, non per niente ho scritto questo appello solo oggi dopo aver visto quel servizio il quale ha smosso dentro me ciò per cui sono nato, difendere dalle ingiustizie i più deboli, indipendentemente se siano della mia nazione o no perché dobbiamo pensare che tutto il mondo è paese e se succedesse a noi vorremmo trovare tante mani tese pronte ad aiutarci in mille modi diversi.
Spero che le emozioni che ho descritto in questo articolo possano arrivarvi al cuore e che il mio appello possa arrivare dove deve e che sia utile per il mio dovere.
Un abbraccio a tutta l’Ucraina e a voi cari lettori.

Omar P.

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Autore dell'articolo: feniceadmin