Mi chiedo perché alcune persone sono condannate a soffrire più di quanto loro stesse siano in grado di sopportare, forse ci mettono alla prova per vedere fino a che punto possiamo arrivare? Non lo so, penso e ripenso ai miei ultimi anni di vita in carcere.
Non era diverso quando stavo fuori, mi sentivo in gabbia comunque, come se la gabbia fosse la mia testa, come quando sei a una festa alla quale non ti diverti per niente ma non trovi il modo di andartene, non c’è via d’uscita, e ormai sei al limite e non sai nemmeno più se sei pazzo o se sono gli altri a non capirci più niente.
Una grande gabbia, delle grandi gabbie dove siamo tutti rinchiusi innocenti e colpevoli non fa differenza, perché queste gabbie sono a cielo aperto, sono i nostri quartieri, le nostre città. Siamo imprigionati da un sistema che ci costringe a lavorare per arrivare a fatica a fine mese. Tanti giovani italiani preferiscono andare via dall’Italia perché arrivano a capire che qui non c’è alcun tipo di futuro per loro dopo aver passato anni e anni sui libri a studiare per laurearsi. Poi vanno a cercare lavoro, ma vogliono qualcuno che abbia esperienza, e come fanno ad avere quell’esperienza se nessuno gli dà la possibilità di farsela?! Così si resta un popolo di ignoranti: la maggioranza degli italiani (persone che vivono con i genitori fino a 30 anche 40 anni perché non possono permettersi una casa per se stessi), persone che sanno lavorare sì, ma che spesso non sanno nemmeno quali sono i loro diritti, e il governo intanto, quelli che ne fanno parte che ti hanno riempito di promesse durante le campagne elettorali, non ti facilitano, né percorsi di studio né posti di lavoro, perché preferiscono che tutto rimanga così com’è, perché pensano che un popolo di persone che sono disperate, che non lavorano, che non studiano sia più facile da governare e da raggirare.
E se scendi in piazza per rivendicare i tuoi diritti mandano degli squadroni di Polizia,( lo stipendio medio dei poliziotti non supera í 1600 euro) che difendono comunque quelle persone che ci governano e allora vanno contro il popolo spaccando teste a uomini, donne e anziani e abbiamo molti esempi di queste brutali azioni, al G8 di Genova l’esempio più clamoroso è senza dubbio la scuola Diaz e cosa avvenne al suo interno (per non parlare di tutti i morti ammazzati dalla polizia in Italia o soprattutto negli U.S.A. o altri paesi dove fanno cose orribili e neanche lo sappiamo perché la TV non informa più, ma fa propaganda).
Ovviamente durante certi tipi di manifestazioni ci sono dei personaggi che vanno in piazza solo per creare caos perché si annoiano e se vai ad approfondire che persone sono scopri che sono tutti figli di avvocati, dottori, imprenditori, chirurghi, insomma tutte persone di alto ceto sociale.
La verità è che nessuno di noi è libero, noi detenuti ovviamente meno di voi. Passiamo anni all’interno di questi inferni terreni, ma lo abbiamo voluto noi e quindi diciamo che purtroppo va bene così.
Ma mi preoccupa di più la vita di mia madre o di un qualunque italiano medio. Siamo in trappola e siamo nelle mani della peggior razza di uomo che abbia mai potuto vedere la storia di questo pianeta; giocano con noi come noi giochiamo a scacchi. Ci danno vizi per consumarci, rovinarci consapevolmente dandoci così ancor di più l’impressione di essere liberi, ma non è così e non ci importa, finché possiamo ubriacarci, fumare due pacchetti di sigarette al giorno, finché possiamo permetterci una pizza al sabato sera, o andare al mare una settimana in estate, o addirittura comprare 5 grammi di una qualsiasi droga e farci fino a non capire più niente, non importa, finché possiamo andare a prostitute, dominare e farci dominare e fare le cose più perverse ma sia chiaro non con la propria moglie altrimenti chissà che penserebbe e allora meglio tradirla con una donna che vuole solo i nostri soldi e nel migliore dei casi rovineremo le nostre famiglie perché non riusciremo più a toglierci i nostri ”vizietti” anzi, andrà sempre peggio.
E tante persone ormai scelgono la vita virtuale a quella sociale perché sul web dietro al PC puoi essere chi vuoi. E sembrano tutte storie già viste come se il copione per una buona parte della popolazione mondiale fosse già stato scritto dalla nascita.
Ci dicono che siamo liberi di esprimere liberamente il nostro pensiero, ma appena diciamo come la pensiamo su un argomento sul quale la maggior parte dei cittadini sono concordi allora veniamo additati come complottisti e volano minacce addirittura di morte.
Ci dicono che siamo liberi di esprimere il nostro essere, prendo ad esempio la popolazione gay mondiale, dicono che i loro diritti sono legittimi però appena vediamo due gay o due lesbiche per strada mano nella mano o che si baciano, li guardiamo male, pensiamo male, addirittura li si offende e nel peggiore dei casi li si aggredisce.
La libertà di cui parlo non è quella di stare all’interno o all’esterno di un carcere.
Ma una libertà più profonda; una libertà di diritti negati dal giorno della nascita che libertà è? Dove un genitore non può nemmeno decidere come educare suo figlio.
E se anche dagli Assistenti Sociali (che dovrebbero aiutare le famiglie in difficoltà), non ricevi aiuto ma entrano nella tua vita e scavano finché non trovano qualcosa a cui attaccarsi per decidere loro per i tuoi figli e nel peggiore dei casi portarteli via … e meno male che ti eri rivolto a loro per un aiuto! È semplicemente assurdo tutto quello che viviamo.
La tua famiglia decide solo il tuo nome da lì in poi è tutto in mano alla TV.
Il lavoro annulla le persone, se paghi le tasse lo Stato ti chiede di più.
Sembrano essersi dimenticati che sono lì per noi e grazie a noi, oppure molto probabilmente l’abbiamo semplicemente dimenticato noi.
È più facile ingannare le persone che convincerle di essere state ingannate.
Per questo non puoi neanche liberamente parlare con tutti di questo argomento così libero apparentemente eppure così spinoso, perché si va contro il pensiero unico, si va contro i governi marci e corrotti, marionette dei potenti che ci trattano come schiavi o come pedine di un gioco da far impazzire facendoci saltellare da una casella all’altra cercando di sopravvivere e intanto loro se la spassano alle nostre spalle facendo le cose più indicibili, agendo contro gli interessi di chi li ha votati. Appaiono in TV con le facce distrutte e colpevoli ma con discorsi da buoni Samaritani e palesemente ipocriti. E intanto non si sa più a chi credere o a cosa credere e si lavora per mangiare e per dar da mangiare e da vestire ai propri figli e portarli 15 giorni al mare d’estate.
È tutto così assurdo perché in un mondo, in un pianeta ricco come il nostro ci sarebbe abbastanza ricchezza per tutti quanti, invece a detenere le ricchezze di questo pianeta è solo l’1% dell’intera popolazione mondiale, esattamente 80 milioni (circa) di persone su 8 miliardi (circa) di abitanti del pianeta terra. Questa finta libertà è assurda ed è assurdo il modo in cui tutti noi accettiamo passivamente questa condizione.
Mi scuso per il pessimismo o per la durezza delle mie parole ma penso che più che pessimismo sia semplicemente realismo e che sia più realistico scrivere le cose come le ho scritte. So che la vita è anche fatta di cose belle, ma non è di questo che sto parlando e comunque questo viene dopo il fatto di come giorno dopo giorno i nostri diritti e la nostra famosa libertà vengono negati o ignorati. Con la famigerata Pandemia degli ultimi anni e con la guerra tra Russia e Ucraina poi ci stanno abituando a trattamenti e sistemi di governo che sono semplicemente anti-costituzionali. Potremmo stare tutti bene e godere delle bellezze di cui il nostro pianeta è stracolmo. Ma purtroppo l’uomo è avido e siamo semplicemente la razza peggiore che popola il pianeta terra. E infatti gli effetti che produciamo su di esso sono a dir poco disastrosi.
Basterebbe avere solo un poco più di coraggio e cercare un poco più di informarsi su tanti argomenti invece che prendere per verità quello che i TG ci riportano ogni giorno in TV con informazioni manipolate a loro piacimento, nascondendo o distorcendo la verità. Basterebbe veramente poco e io non smetto di sperare che prima che sia troppo tardi tutti i popoli di tutte le nazioni si sveglieranno con la voglia di essere davvero liberi e con il dovere di far rispettare assolutamente i nostri diritti calpestati dalla nascita.
Valerio R.
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