Ancora un articolo scritto dal caro Vespino, mai pubblicato.
Ho lavorato tanto tempo, più di un ventennio, con i bambini…a scuola, come nello sport ed ho imparato tantissimo da loro…più di quello che son riuscito ad insegnare.

Nonostante ora mi trovi in galera penso spesso ai ragazzi ormai cresciuti che ho educato non solo nostalgicamente, ma anche come gratificazione del lavoro svolto.
Penso pure ai genitori… ho visto cambiare anche loro, che all’inizio della mia “carriera” erano molto più grandi di me…poi coetanei…ed infine addirittura tenevo i figli dei bambini che avevo cresciuto anni prima… tutto stupendo.
Quindi un pensiero ho fatto nei loro confronti, un paio di suggerimenti, non certo consigli, che durante il mio percorso ho più volte notato, mi sento di dare alle mamme ed ai papà che svolgono il mestiere più difficile ma appagante del mondo.
Non fatevi però lo scrupolo di farmi notare che sono in carcere, poiché ciò che mi è successo nel privato esclude totalmente la parte professionale…erano due emisferi che io tenevo ben distanti.
Ogni bimbo ha i suoi tempi d’apprendimento, non esistono fanciulli stupidi, ma come natura crea ognuno è dotato del suo talento ed a volte la comprensione di un concetto oppure di un gesto sportivo può non essere immediato per chiunque, ma tutti e ripeto tutti, arriveranno al punto giusto, se ben seguiti, solo quando saranno maturi per farlo…a modo loro.
Ho sempre cercato di non aver preferenze tra di loro, ma tirar fuori poco o tanto dai meno dotati da Madre Natura è doppiamente soddisfacente.
A tal proposito esemplifico quanto scritto sopra. Durante l’anno sportivo, soprattutto nelle lezioni iniziali si è soliti indottrinare con più nozioni possibili gli allievi, ma naturalmente meno della metà riesce nei primi tentativi…così come seguendo l’anno scolastico si prosegue in quella direzione fino al meritatissimo periodo natalizio…ecco che i vostri bimbi al rientro delle vacanze, nonostante le oltre due settimane di pausa, torneranno più preparati di prima poiché il cervello nei giorni di riposo riesce in un meccanismo di riordino di tutte quei concetti avuti troppo in fretta.
Questa cosa l’ho notata più volte e mi è stata confermata da vari pediatri con cui mi sono confrontato negli anni. Quindi signori tranquilli, non pretendete l’immediata riuscita delle cose dai vostri figli, anche se trovo giustissimo stimolarli sempre a far meglio, poiché ci arriveranno tranquillamente da soli…non gravate oltre su di un insuccesso temporaneo, lo frustrerete oltremodo, ma incoraggiatelo a ritentare e ritentare, finché non sarà lui a dirvi basta.
Ma la cosa più importante che vi posso dire è di godervi la meraviglia degli anni d’infanzia dei vostri piccoli…tutto sarà una magia per loro se affronteranno le scoperte del mondo ben sostenuti. Così sarà per voi, rivivendole una seconda volta, di conseguenza accompagnateli con i tempi giusti a fare un passo dopo l’altro senza crescere troppo in fretta.
Son convintissimo di ciò che dico poiché attraverso i racconti che tanti genitori facevano sui loro bambini rivedevo nei loro volti la stessa gioia ed entusiasmo che animava i loro figli. E’ successo spesso che rincontrando le stesse persone mi raccontassero di un’adolescenza un po’più complicata da spiegare e gestire.
Non dico certo di tenerli sotto un’ampolla di vetro impedendogli di crescere insieme alle loro responsabilità, anzi al contrario…vivete…immedesimatevi e godete della loro infanzia perché felici sarete due volte di un periodo fondamentale per seminare il raccolto futuro.
Io di questo vi invidio molto perché un po’ per egoismo, sfortuna o destino, padre non sono e forse non lo sarò mai.
Vespino