Oltre il coronavirus, i mille problemi dell’Africa

Quanti morti sta facendo il corona virus, veramente tanti, così tanti che il mondo intero è sotto shock, tutti hanno paura e ora il mondo intero si è attivato, chi in un modo e chi in un altro, ma si è in qualche modo attivato, ed è giusto cosi, perché da dicembre ad oggi il corona virus ha già ucciso circa 4000 persone e questa è una notizia devastante.
Ma il mondo intero sa bene che oltre al corona virus c’è un’altra grande emergenza, e sicuramente anche molto peggio del corona virus, sia per la differenza di morti e sia per il modo in cui muoiono tutte queste persone, più che altro bambini.
In Africa muoiono milioni di persone ogni anno, muoiono più bambini in un solo giorno in Africa, che quanti ne sono morti da dicembre ad oggi con il corona virus.
Muoiono semplicemente per mancanza di acqua, di medicinali, o per mancanza di un po’ di pane al giorno per ognuno di loro.
Io avevo visto in vari film cosa significa la povertà in Africa, poi per puro caso nel 2017 tramite il progetto Sicomoro ho conosciuto la Signora Elisabetta Cipollone, una donna con una grande tenacia e forza di volontà, ma più che altro con un immenso amore che aveva e ha per suo figlio Andrea, che è volato in cielo circa 9 anni fa.
Tramite lei io ho scoperto cosa significa l’amore vero verso una persona che ami, sia se ancora in questo mondo sia che sia volato via in quell’altro mondo.
Andrea, giovanissimo ragazzo non ancora nemmeno maggiorenne, aveva un bellissimo e grandissimo sogno che da grande voleva realizzare: il suo desiderio era quello di costruire dei pozzi d’acqua in Africa, per dei bambini che nemmeno conosceva. Di solito a 15/16 anni i ragazzi della sua età hanno altri desideri più infantili ma lui no, lui pensava già come un grande benefattore.
Poi un giorno attraversando le strisce pedonali insieme a suo fratello gemello, Andrea viene investito da una macchina che pensava di essere nella pista di Monza e muore sul colpo.
Andrea non c’è più, è volato in cielo, un ragazzo che avrebbe fatto sicuramente tantissimo per quei bambini, aveva un bellissimo sogno e un grande desiderio, fare quello che tanti potenti potrebbero fare ma che a nessuno interessa.
Ma Andrea era ed è ancora il figlio della signora Elisabetta Cipollone, una donna determinata e piena d’amore per i suoi due gemellini.
Così dopo tanta sofferenza la signora Elisabetta ha trovato la forza di reagire e di esaudire il sogno di suo figlio Andrea aprendo dei pozzi d’acqua in Africa. So che va e viene in continuazione dal Sudafrica, spendendo tanti soldi di tasca sua ma questo era il desiderio di un piccolo grande uomo, anche se molto giovane di età.
Io personalmente quando qui in carcere lavoro come piantone per qualcuno che non sta bene in salute, dono sempre qualcosa alle società benevoli tipo Caritas o altre, e circa un anno fa ho fatto recapitare 20€ alla signora Elisabetta Cipollone, per collaborare in una misera porzione ad aprire quei pozzi d’acqua in Africa e lei in cambio mi ha mandato molto molto di più di quanto io le ho donato.
Mi ha spedito le foto di questi bambini che bevono l’acqua da uno dei pozzi che lei stessa ha fatto costruire, ed altri che giocano a pallone senza scarpe, perché i genitori o le società benefattrici di quei bambini devono decidere se pensare a comprare loro il cibo o le scarpe.
In tutto il mondo siamo quasi 8 miliardi di persone e se tutte le Nazioni del mondo dessero un solo € al mese per ogni abitante, l’Africa avrebbe quasi 8 miliardi di € al mese e il problema sarebbe risolto e nessuno di loro morirebbe più di sete o di fame o per mancanza di medicinali.
Come è possibile che lo stato non riesca a fare quello che questa donna e altre persone come lei stanno facendo, solo perché sono africani!!! Perché non sono europei non hanno diritto a vivere anche loro come il resto del mondo? Che schifo!!!
Elisabetta, oggi grazie a te vedo e so più di prima: GRAZIE!!!! e per questo motivo ti ringrazia tanto anche Andrea e suo fratello gemello!!!

Saverio C.

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Autore dell'articolo: feniceadmin