Il silenzio, cerco il silenzio

Buongiorno carissimi lettori, oggi vi voglio portare a conoscenza di un mio pensiero personale, spero di vostro gradimento.
Iniziamo a dire che a volte la vita ti chiama a superare momenti difficilissimi, momenti che ti segnano dentro!!

Quando ti trovi in carcere sei solo …. abbiamo a disposizioni 3 chiamate settimanali di 10 minuti l’una, non puoi parlare con nessuno che ti dia una mano per avere un minimo di conforto morale.
Ci sono delle persone che si trovano qui con me, e che non ho scelto di frequentare, che non avrei magari mai conosciuto nella mia vita, forse mi ritrovo solo, ma la mente si riempie di pensieri e pensieri di ogni genere così tanto che la testa mi sembra possa scoppiare da un momento all’altro.
Ma in realtà non sono solo, non sono mai stato solo.
Le persone intorno a me ci sono sempre, un compagno di cella sempre vicino, altri detenuti che condividono con me uno spazio ristrettissimo, che condividono o con cui si discute del passato e del futuro che ognuno di noi avrà al di fuori di queste quattro mura, ma in realtà … mi manca la solitudine.
Adesso che ci penso, quanto sarebbe bello avere un luogo in cui isolarsi completamente, per poter meditare, piangere senza trattenersi, poter parlare a se stessi, guardare fuori dalla finestra senza sentire un rumore, perché non penso di avere mai prima d’ora sentito così tanto la mancanza del silenzio.
La mancanza dei suoni del silenzio, i suoni della natura, i colori, il vento, la pioggia, al solo al pensiero mi sento meglio.
Dopo qualche tempo trascorso in carcere, mi sento di essere un’altra persona, analizzando ciò che ho fatto, il percorso fatto all’interno del carcere … mi sento pronto per uscire per iniziare una vita nuova e sana, ma devo aspettare i tempi.
Questa esperienza mi ha lasciato un enorme segno indelebile dentro me.
SE CADO, MI RIALZO …. E SE SORRIDO, TUTTO CAMBIA!!
Cari lettori, vi ringrazio per il vostro tempo che ci dedicate.

M.O.Carlo

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Autore dell'articolo: feniceadmin