Ma le autorità SANNO?

Non mi aspettavo un vostro errore
Uomini e donne di tribunale
Se fossi stato al vostro posto…
Ma al vostro posto non ci so stare
Se fossi stato al vostro posto…
Ma al vostro posto non ci sono stare

Nella mia ora di libertà (Fabrizio De Andrè)

Le autorità sanno a cosa condannano un cittadino quando lo rinchiudono????
Sanno cosa vanno a distruggere? Sanno realmente com’è lo stato d’animo delle persone?
Conoscono realmente cosa porta un individuo al compimento di un reato?!?!?!?
Secondo me no!

Le frasi con cui la gente comune risponde sono: eh, ma se l’ha commesso è perché è una persona malvagia, oppure perché se l’è cercata, miliardi di parole buttate al vento per evitare di farsi realmente delle domande e spremere le meningi per cercar un motivo reale alla motivazione per cui un individuo commette un determinato fatto!!!
Le autorità seguono un manuale e da lì, prendono spunto, perché come è ampiamente noto a tutti, in Italia le leggi vanno interpretate; allora invece di torchiare per ore ed ore persone molto spesso impaurite, con una mente debole, che si vedono schiacciate da persone dal fare arrogante, che ti incalzano con una domanda dopo l’altra per poi procedere alle volte anche con minacce ed intimidazioni, per quale motivo non si va a scavare per comprendere l’individuo, conoscere la sua storia, cosa ha passato, cosa l’ha condotto a questo fatto, chi si lascia alle spalle, chi sono le persone della sua vita, conoscere il suo cammino fino a quel momento e pesarlo?!?!?!?!?!
Questo è uno sfogo, si , perdonatemi ma è uno sfogo perché mi fa irritare notevolmente il comportamento delle persone preposte alla nostra difesa, le quali hanno prestato giuramento e mi fa irritare ancor di più il comportamento e sopratutto la mentalità di chi deve giudicare, di chi senza la minima conoscenza degli individui, con la sola conoscenza del nulla più assoluto ha il potere di metter un uomo dietro le sbarre per anni ed anni.
Un uomo che si vede portar via il proprio futuro da chi in realtà dovrebbe aiutarlo a correggersi, a far si che certe cose non capitino mai più.
Come scrive GHERARDO COLOMBO nel suo libro “IL PERDONO RESPONSABILE”, somministrando condanne, sto davvero esercitando giustizia?
Condannare è facile, vivendo all’interno di un carcere ormai ho capito che va quasi a piacimento, attenuanti, aggravanti, si sta sempre li, per chi condanna sono numerini su un foglio di carta che vanno da un minimo di un mese ad un massimo che è infinito, eh si, infinito ….
Immaginate un ragazzo di vent’anni che per qualche motivo ha commesso un reato e gli viene attribuito l’ergastolo, immaginate il suo stato d’animo, le sue speranze nel futuro, sogni di aver una famiglia, dei figli, diventar nonno ed aver una vita “normale”, tutto infranto in poco tempo, ma magari questa persona ha delle motivazioni valide per cui ha compiuto questo gesto e non vengono prese in considerazione …
Chiunque può giudicare, ma per giudicare bisogna ragionare, informarsi, non sputar sentenze uccidendo una persona, perché purtroppo è così, molto spesso una condanna equivale ad una morte..
Immaginate il Natale, molti lo passano in famiglia, pranzi, cene, regali, l’amore nell’aria, i sorrisi sui volti dei parenti … per un detenuto, il Natale non è altro che sofferenza, nostalgia, pianti e disperazione, i compleanni di chi si ama invece?? Coltellate allo stomaco che ti dilaniano e che devi per forza sopportare a denti stretti ed in silenzio …
Un’ultima cosa a cui pensare è la perdita, la perdita di un padre, di una madre, della moglie o di un figlio mentre si è reclusi, non ho ancora la più pallida idea di come ci si possa sentire ad esser in una cella mentre fuori chi ami ti sta pensando nei suoi ultimi attimi e tu non puoi stargli vicino.
Detto questo vi chiedo, sapete realmente a cosa mandate in contro una persona e al contempo, sapete tutto su di lui o lei per costringerla a soffrire così tanto?
Ovviamente le risposte saranno molteplici e perlopiù negative perché un delinquente è un delinquente e non merita nulla, men che meno l’ascolto o l’opportunità di redenzione e cambiamento ….
Detto questo vi ringrazio e vi auguro buona giornata a voi, gente “libera” e me ne torno nel buco in cui sono stato destinato.


Davide O.

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Autore dell'articolo: feniceadmin