La mia vita e il carcere

Il carcere: partiamo dal fatto che è un mondo a sé, dove tutte le cose si amplificano, sarà per via che siamo ristretti e ci sentiamo chiusi e ciò provoca frustrazioni e debolezze, sarà perché sapendo che hai dei famigliari a casa che ti aspettano sei sempre in pensiero per loro e questo ti porta preoccupazioni.

In carcere le cose non sono uguali a fuori, partiamo dal fatto economico: se non hai i famigliari che ti aiutano o se non lavori sei completamente fregato. Parlo per esperienza personale, per un anno sono stato in un carcere che é un carcere punitivo e ho patito economicamente ed é stato molto difficile vivere così, ve lo assicuro, sempre a chiedere e vi assicuro che non é piacevole. Se andava bene fumavo una decina di sigarette al giorno, poi finalmente dopo un anno di osservazione mi hanno trasferito al padiglione nuovo e per fortuna in quel periodo avevo riallacciato i rapporti con mio papà che mi mandava 150 euro al mese e potevo sopravvivere, poi dopo 2 mesi ho iniziato a lavorare in cucina e guadagnavo bene: 450 euro al mese e non mi mancava nulla infatti sono riuscito a mettere soldi da parte, poi dopo 9 mesi di attesa sono andato in comunità con una bella cifra (precisamente alla comunità di Alba) ma dopo 1 anno ho deciso di andarmene, troppe cose che non funzionavano. Feci l’errore di andare a Rimini e mi misi nuovamente a delinquere usando droga e alcol e dopo un furto mi hanno di nuovo arrestato: 10 mesi ma per fortuna il giudice mi ha concesso il beneficio di divieto di dimora a Rimini con l’obbligo di dimora ad Asti, dove ero residente.

Mi misi in riga, tramite un amico che ho in Germania mi sono fatto ospitare da sua mamma (pagando
ovviamente). Lavoravo in un hotel part-time 6 ore al giorno, 6 giorni su 7 e guadagnavo 750 euro al mese, 200 euro li davo alla mamma del mio amico della Germania . Misi i soldi da parte senza usare alcol e droga: no disco, no bar, insomma volevo andare in Germania, mio padre mi avrebbe ospitato. Nel frattempo ho conosciuto mia moglie ma dopo 2 mesi le diedi la notizia che ero innamorato di lei ma avevo bisogno di riprendermi la mia vita in mano e che appena avessi avuto una casa mia l’avrei fatta
salire in Germania. Tutto questo detto in un messaggio lunghissimo su whatsapp in un autogrill vicino a Milano Malpensa. Lei mi chiamò piangendo cercando di convincermi a tornare indietro che potevo andare a casa sua e potevo trovare lavoro lì ad Asti, io ho rifiutato dicendole :” te l’ho detto che devo riprendere la mia vita in mano, appena posso ti farò salire, dammi 6 mesi.”
Torniamo a parlare di carcere, dove é tutto diverso e le cose sono più facili solo con un buon comportamento ma a volte la rabbia, la frustrazione etc ti fanno diventare ciò che non sei rischiando di far cose che ti portano a prendere un rapporto disciplinare che poi gioca su giorni di liberazione anticipata, permessi premi ed art. 21. Vi assicuro che certe volte è difficile mantenere la calma in certe situazioni.

Per invece altre cose certe volte non sai come gestire i tuoi problemi, io per esempio parlo con lo psicologo, riesce ad aiutarmi ad affrontare tante cose, quando vado da lui mi sfogo e riesco a tirare fuori tutto senza problemi. Con uno psicologo non devi avere paura di dire le cose che non vorresti dire perché se le tieni dentro è peggio invece tirandole fuori per prima cosa ti sfoghi e poi lui saprà come aiutarti (tutti abbiamo bisogno di essere aiutati soprattutto in certi momenti, in certi ambienti e in certe situazioni). Io per esempio in questo periodo sono molto stressato.

Volevo precisare una cosa: nella mia vita ne ho passate tante ma le mie esperienze carcerarie sono di certo i momenti peggiori della mia vita, chi non è mai stato in carcere non potrà mai capire ciò che sto dicendo: certe cose se non le vivi in prima persona non puoi capirle. Poi un’altra cosa: fuori hai tanti amici quando hai molti soldi, poi quando entri in carcere spariscono magicamente tutti. Parlando poi di provocazioni, le provocazioni non dovrebbero essere fatte perché causano malesseri all’interno della vita carceraria.

Poi parliamo di certi istituti penitenziari: ti illudono con finti aiuti facendoti credere di aiutarti per tenerti tranquillo.

Poi parliamo del fatto che in certi istituti penitenziari viene usata in modo improprio la terapia psichiatrica per tenere sedate le persone così da non avere casini o problemi e questo non solo é ingiusto ma criminale e denunciabile.

M.

Autore dell'articolo: feniceadmin