Distopia
Siamo l’esibizione di una vita che non rimane nel tempo ,
siamo sorrisi dispersi nelle paranoie del vento
un amore che fiorisce all’ alba e svanisce nei fumi del tramonto
siamo gli errori di una vita che presentano il conto .
Un posto a tavola vuoto di un anima che ho amato troppo
a ricordo di una amica giovane e dolce persa sul colpo
oggi nevica tra i rumori sconnessi poco considerati
rivivendo momenti che un tempo erano dorati
il freddo è dentro, e l’inverno è mite
rinchiuso in calcoli di probabilità smarrite
eterno dolce dolore di rime che parlano di te ormai finite
segregato in una distopia di vite non ancora iniziate e già finite.
fenice
Silenzi nascosti nelle grida di una fenice,
la redenzione complessa, che mi rende felice
la verità necessaria che rinasce dalla cenere
qualcosa di meraviglioso come la bellezza di venere
il sangue d’inchiostro che mi tiene in vita
mi batteranno i battiti ed e già finita .
L’universo malato di un’anima oscura .
Le stelle lontane la sua unica cura
jasmin
anche gli angeli più belli ti portano all’ inferno
l’amore ci mastica
l’odio uccide l’anima
parole che sfumano
in silenzi convergenti
asfissiati da rumori silenti
ti ho persa sul colpo .
ho pianto dall’alba al tramonto.
Immerso nella flora
c’è un posto migliore per noi dopo l’aurora .
tu che sei una crisalide
dono qualche lacrima di mare alla tua lapide
ho pianto dall’alba al tramonto
per ogni giorno che aspetto il tuo ritorno
sei un fiore strappato troppo presto al creato
ho pezzi di te incastrati negli occhi
infondo mi hai donato un pezzo te
e ho perso un pezzo di me