Poesia scritta in concomitanza con la Giornata per l’eliminazione della violenza contro le donne. Ogni riferimento a nomi e oggetti usati è puramente casuale e frutto della fantasia e immaginazione dello scrittore.
AMORE TOSSICO
Cara Giovanna ora tu sei la mia fidanzata,
però mi chiedo perché rovinare questa giornata.
Purtroppo oggi non ne ho alcuna,
quindi non ne posso girare neanche una.
Io con te devo sempre fumare,
io senza di te non so stare.
Questa è proprio una brutta fine,
per un uomo senza le sue cartine.
Faccio un salto a prelevare dei contanti in banca,
e chiamo subito la mia amica bianca.
Poi due birre mi berrò,
e per stasera mi accontenterò.
Ora mi sento anche un po’ depresso,
ma nulla che non passi con un po’ di sesso.
Allora chiamo la mia cara Giovanna,
e finiamo come in due cuori e una capanna.
Sul piatto mi stese una gran spanna,
ma io volevo solo fumare una canna.
Fu solo allora che sentii risuonare un gong,
perché tirai fuori anche il mio bong.
Le notti erano sempre più belle,
e noi innamorati e fumati ci sentivamo stelle.
Noi non eravamo mai rovinati,
però eravamo sempre più sballati.
Questo era il nostro momento ozioso,
questo era il nostro momento vizioso.
Una volta andavamo sempre a ballare,
ora solo rock and roll, droga e scopare.
Te lo promisi che ti sbranavo,
se a tradirmi ti beccavo.
Noi che nella gioia e nel dolore,
rifinivamo sempre col fare l’amore.
Io con lei sempre arrapato,
io con lei mai arrabbiato.
Lei era bella da morire,
lei l’unica che mi sapeva guarire.
Io peggio di un animale,
le ho fatto pure del male.
Ora scrivo a voi questo testo,
perché so che io mi detesto.
Ora che Giovanna non c’è più,
chissà cosa penserà di me da lassù.
Il perdono neanche da Gesù,
per me che sto qua giù.
Ora a voi bisbiglio,
un semplice consiglio.
Una donna va goduta e vissuta,
una donna non va di certo posseduta.
Una donna va solo amata,
una donna non va rovinata.
Una donna vale più dell’oro,
una donna fa che sia il tuo tesoro.
Adesso soffro senza alcun lamento,
per quello che ho fatto io me ne pento.
Per sempre convivrò con questa ferita,
perché a lei ho tolto la vita.
Ora da questo istituto,
vi porgo il mio saluto.
T.R.23