Tra i vari laboratori presenti sul nostro piano vi è una sala hobby, affettuosamente denominata dai detenuti “L’officina dei sogni”.
In questa stanza i detenuti che ne hanno le capacità e la voglia possono creare dei piccoli lavoretti artigianali con il materiale di recupero che si riesce a rimediare (il legno delle cassette della frutta del vitto, la carta, la colla vinavil per citarne alcuni).
C’è chi, con questi poveri e semplici materiali, riesce a creare delle riproduzioni in scala di enormi velieri, chi dipinge miniature, chi fa vari lavoretti artistici, passando da semplici posacenere a piccoli cofanetti.
È un modo come un altro per riuscire ad “evadere” per qualche ora da queste 4 mura, e a non pensare ai mille problemi che la detenzione comporta per una persona.
Oltre a venire utilizzato dai detenuti per questi vari lavoretti, il mercoledì il locale viene adibito al corso di rilegatoria, gestito dalla volontaria Lucia, la quale insegna ai detenuti interessati tecniche di rilegatura dei libri, di cucitura e tanti altri piccoli o grandi lavori artistici, creando così di volta in volta oggetti unici e particolari, che lei poi rivende all’esterno del carcere tramite i numerosi mercatini locali e l’associazione no profit “Evasioni Creative”.
Parte del ricavato, tra le altre cose, va al detenuto stesso.
Io personalmente ultimamente mi dedico a dipingere le miniature che mi arrivano da casa tramite pacco postale…
È un hobby che già mi interessava da adolescente e che ho riscoperto qui in carcere.
Aiuta la concentrazione, la manualità, la creatività, la coordinazione mano-occhio e, soprattutto, aiuta a non pensare e mi occupa un sacco di tempo, oltre a darmi qualche soddisfazione, il che, in questi posti, è sempre una cosa positiva…
Riccardo N.
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