Vicende disumane

Eccoci nuovamente qui a parlare di maltrattamenti all’interno delle carceri da parte degli organi di Polizia Penitenziaria. Questa volta il caso è accaduto presso l’istituto carcerario di Santa Maria Capua Vetere.

Come possiamo sentire da telegiornali, da fonti giornalistiche, ultimamente sta facendo molto scalpore ciò che è successo nell’ istituto carcerario campano,  dove agenti di Polizia Penitenziaria hanno picchiato selvaggiamente, minacciato, insultato detenuti lì ristretti, con calci, pugni, manganellate, e chissà cos’altro.

Molti TG locali, hanno intervistato e  trasmesso la testimonianza di un ex detenuto che si trovava all’epoca presso quell’istituto.

Le parole da lui dette sono state veramente molto forti, scioccanti, cose disumane … , in uno dei suoi tanti racconti, spiegava ciò che gli agenti gli avevano fatto: MANGANELLATE SULLA TESTA E SU TUTTO IL CORPO, CALCI, PUGNI”.

Spiegava fatti che sono accaduti molto frequentemente, non solo a lui, ma anche a molti detenuti lì ristretti.

Naturalmente, come si sa, in molte carceri italiane questi abusi accadono frequentemente e stranamente nel 90%  dei casi non vengono mai presi prevedimenti  per chi sbaglia, anzi in molti casi chi ci rimette è proprio il detenuto che viene trasferito presso altri istituti carcerari, può ricevere rapporti disciplinari fasulli o molto altro, “quindi oltre il danno pure la beffa”.

Come sappiamo, o meglio, come tutti dovremmo sapere, così recita l’articolo 3 della nostra Carta costituzionale: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”. In  questi tempi  purtroppo l’articolo 3 della nostra Costituzione sembra essere troppo spesso disatteso. “LA LEGGE E’ UGUALE PER TUTTI”, sembra ormai essere solo  una scritta ornamentale  che troviamo all’interno di ogni aula di tribunale.

Solitamente quando succedono questi fatti, per i primi  giorni si sente parlare di giustizia, che gli agenti che hanno sbagliato pagheranno le conseguenze, ma purtroppo, alla fine sono solo parole dette per non creare ulteriori scalpori, scandali sul funzionamento degli organi di polizia penitenziaria all’interno delle carceri italiane.

In teoria, gli agenti di polizia penitenziaria che prestano servizio in qualsiasi istituto sono tenuti ad avere un comportamento adeguato, in quanto anche noi ristretti SIAMO ESSERI UMANI, quindi ci vuole il rispetto reciproco.

Intendo precisare che chi si trova in carcere è perché ha commesso un reato, ed è giusto pagare il debito con la legge, ma in maniera UMANA senza essere picchiati, maltrattati, insultati.

Un altro ruolo che dovrebbero svolgere gli agenti di polizia penitenziaria, è di tutelare l’incolumità di ogni detenuto cercando di fare andare le cose nel modo giusto.

Noi tutti siamo addolorati per i detenuti e i familiari delle vittime che hanno subito questo trattamento disumano da un ente che dovrebbe garantire sicurezza, … con la speranza che tutto ciò non accada più.

… Ma la cosa che mette più rabbia, sconforto e tristezza  è  che siamo nel 2021 e ancora accadono questi episodi e anche molto spesso!!

CHIEDO A CHI LEGGE QUESTO ARTICOLO, SE HA PIACERE DI LASCIARE COMMENTI, IDEE, IL PROPRIO PARERE.

PER NOI SAREBBE MOLTO UTILE.

Vi ringrazio per il vostro tempo a noi  dedicato.

M.

Autore dell'articolo: feniceadmin