Vorrei far capire a tutti quanto per me e per tutti noi redattori della REDAZIONE LA FENICE sia importante poterne fare parte, in quanto oltre essere un momento di sfogo, possiamo dare consigli alla gente di non commettere il nostro sbaglio di finire in questi luoghi, che la libertà non ha prezzo … la libertà è sacra … in più vogliamo portare all’esterno di queste mura le storie vere di cosa accade in carcere, le ingiustizie, tutti argomenti veri non inventati è giusto che il nostro diritto d’espressione venga rispettato.
Noi riaffermiamo, come fondamento essenziale della società dell’informazione, e come sottolineato nell’articolo 19 della dichiarazione universale dei diritti umani, che ognuno ha il diritto alla libertà di opinione ed espressione; che questo diritto include la libertà di avere opinioni senza interferenze e di chiedere, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso qualsiasi media e indipendentemente da qualsiasi frontiera.
Inoltre in questo progetto che è attivo da qualche anno, ci sono due fantastici volontari, Olivia e Francesco, che ci mettono anima e cuore sia per noi e sia per far funzionare tutta la redazione.
Quindi perché bisogna rovinare tutto ciò che aiuta noi detenuti per poterci esprimere, dare voce alla legalità, dare consigli a chi è fuori libero, per cercare di evitare di commettere l’errore di entrare in questi circuiti di sofferenza atroce.
Per favore lasciateci il nostro spazio, dove possiamo fare del bene al prossimo ed a noi stessi.
ORA VI VOGLIO RACCONTARE LA MIA ESPERIENZA:
Sono qui per raccontarvi la mia esperienza personale accaduta a Luglio 2022 in quanto sono uscito per la prima volta in PERMESSO PREMIO per partecipare a un convegno a Ivrea presso lo “ZAC”.
Devo ammettere che è stata un’esperienza stupenda, unica … all’uscita dell’Istituto, dopo aver varcato i cancelli divisori tra la non libertà e la libertà, avevo il cuore che batteva a mille, un’emozione/ sensazione unica, ero felicissimo!!
Il solo saper d’essere libero anche solo per “5 ore” era un miracolo che si era avverato, l’entusiasmo era alle stelle, in più ero felicissimo di poter andare come redattore della fenice a dare voce a tutte le persone che non sanno che cos’è il Carcere, di come funziona, spiegare vari fattori di percorso.
Ero emozionato all’arrivo allo ZAC dove bisognava tenere il convegno, però con forza e coraggio si è affrontato il tutto.
Io ho spiegato determinate situazioni sulla mia detenzione, ho risposto alle domande degli ospiti li presenti molto interessati … contemporaneamente il collegamento con la Dott.ssa Buccoliero attuale direttrice del Carcere Le Vallette di Torino in quanto abbiamo avuto un dialogo molto aperto e molto interessante dove si è discusso di molti fattori delle carceri, dei cambiamenti che lei avrebbe fatto e tante altre cose molto interessanti.
Sono rimasto veramente molto colpito nel vedere persone esterne che ci ascoltavano, esprimevano i loro pareri, facevano domande e apprendevano cose nuove che sicuramente non potevano esserne a conoscenza essendo mai stati in carcere e privati della loro libertà.
Alla fine del convegno, abbiamo fatto rientro presso l’istituto, tempo di una doccia e poi mi sono coricato nella branda a pensare a com’era andata la serata, dell’esperienza unica passata, tanti pensieri positivi, ero fiero di aver fatto un qualche cosa di utile, fiero che avevo potuto confrontarmi con gente nuova, e ripeto il momento più bello vedere la gente interessata ad ascoltare e la loro curiosità.
E per tutto ciò io personalmente ho solo una cosa da dire ai volontari che ci seguono: GRAZIE PER TUTTO, SIETE STUPENDI e non sono solo io a pensare tutto ciò.
Mi ritengo fortunato d’averli incontrati sul mio cammino detentivo. GRAZIE!!
E un grazie anche alla direzione dell’istituto che ci ha dato l’opportunità e ha riaperto la nostra redazione … grazie!!
C.