Ho il cuore in divieto di sosta

Mi sveglio ogni giorno pensando cosa fare, ma sono ancora qui con il cuore in mano, alla mia sezione, cerco di migliorare le mie giornate e torno nella mia cella aspettando che si spengano le luci, mentre penso a cosa fare, l’ennesimo sbaglio che potevo evitare, mi metto a scrivere una lettera sperando non finisca, per evadere attraverso un foglio scrivendo alla famiglia questa lettera, non piango lacrime da tempo e le lettere che scrivo mi fanno sentire libero, la notte parlo con i pensieri e come un cretino guardo fuori sperando che finisca ma sono qui e affronto ogni giorno migliorando me stesso.

Esco dalla cella per un’ora d’aria, fuori fa freddo, vivo l’inferno ma dentro di me sta crescendo un nuovo uomo. Sto davanti ad uno specchio farmi le domande e vedo davanti a me un’altra persona, sta arrivando l’autunno ed ho il cuore in divieto di sosta ma la vita va avanti e guardo di nuovo il cielo, rido al cielo sperando mi sboccia un sorriso ricominciando la giornata, tra una storia e una salita. Mi chiamano per andare a fare una partita a calcetto, passando quella mezz’ora evadendo in compagnia poi si ritorna nelle celle a passare con il nostro compagno di una nuova giornata parlando, tra di noi, dei nostri pensieri e a come finire la giornata, magari guardando un film e pensando al domani tra un film ed una nuova lettera, un’altra giornata é finita ma ne incomincia un’altra.
Ricomincio guardando il cielo ed il tempo é bello, i raggi di sole ci riscaldano e i nostri pensieri ribollono di nuovi propositi, oggi si va in redazione dove per qualche ora siamo noi, il computer ed i nostri pensieri ma siamo consapevoli di migliorare e passare le giornate migliorando noi stessi, e rendendoci conto dei nostri sbagli, il carcere é diventato ormai una riflessione su noi e tra persone che si frequentano per migliorarci, ognuno é libero di fare quello che vuole rispettando le leggi, chi vuole cambiare riesce a farlo anche in ambienti dove la libertà si ottiene solo mantenendo buon rapporti con detenuti ed agenti penitenziari come a staccarsi dal mondo esterno e ricominciare in un ambiente a noi sconosciuto ma pieno di gente con valori e voglia di reintegrarsi, questi siamo noi ragazzi fuori dal mondo ma consapevoli di aver sbagliato per risorgere come una fenice dalle sue ceneri.

M.81

Autore dell'articolo: feniceadmin