I maltrattamenti nelle carceri
Io stesso ho girato più di 20 carceri, e non sono tutti uguali, ogni carcere tiene le proprie regole, la cosa strana è che l’Italia è una sola , ma a quanto pare non nelle carceri.
Voglio precisare che più volte ho aggredito le guardie penitenziarie, vi posso assicurare che ero responsabile per diversi motivi, anche perchè pochi anni fa ero affiliato alla camorra e non volevo accettare le regole del carcere, quindi mi sono fatto mesi di isolamento, nudo con un freddo cane, sono stato condannato a diversi anni, ma mi sta più che bene perché ho sbagliato e la legge mi ha punito.
Sono stato in carceri buone con agenti che sapevano fare il loro lavoro, cosa non è facile con detenuti fuori di testa, questo deve essere chiaro a tutti.
Ma sono stato anche in carceri dove picchiavano i detenuti senza ragione, messi nelle stanze cosiddette zero, e non mi va di raccontare ogni minimo episodio perché poi a chi legge arriva un messaggio non bello.
Ma una volta e per sempre no! alle violenze verso i detenuti perché già sono condannati della legge, e nessuno ha il diritto di abusare, anche perché voi dovete dare esempio a chi come me non rispetta la legge, e se fate gli abusi non ho niente da imparare da voi perché siamo fuorilegge uguali.
Come non dovete pensare lo spirito di corpo per nascondere le cose, proprio come si è fatto con Stefano Cucchi che non si capisce quante persone dello Stato siano responsabili. Ovviamente Stefano Cucchi è solo uno dei tanti casi, avendo fatto più di 20 anni di galera non so quando casi così ho visto.
Spero che se andrà la destra al governo le violenze non aumentino perché le forze dell’ordine si sentono protette, ormai sono conosciuti in Italia.
Solo un bambino di tenera età non li conosce, se prendi un bambino di 4 anni già ti sa dire le cose come stanno.
Anche noi carcerati dobbiamo sperare che vinca sempre la sinistra per stare bene.
Gli eroi
In questo brutto momento del nostro paese il Corona virus sta facendo già più di due mila morti.
Oggi vediamo che le persone stanno tutte chiuse in casa per la paura di morire anche perché mai si poteva immaginare una cosa del genere: nel 2020 un virus invisibile cambia ogni abitudine del mondo tanto da fermare addirittura le scuole, in 43 anni non ho mai visto una cosa del genere.
E vedere che donne e bambini cantano dai propri balconi è di una tenerezza mai vista prima.
Oggi mi sembra che nel nostro paese non esista più nord e sud, ma un solo Paese, questo dovrebbe essere anche dopo il Corona virus perché come sembra il nostro paese ce la farà anche ora.
Gli italiani quando vogliono hanno la pelle dura e in questo momento terribile del nostro paese i medici italiani ci stanno dimostrando quello che mai ci immaginavamo, morire per aiutare le persone ammalate, oggi posso dire che siete i nostri eroi.
Ma una cosa vi posso assicurare, per ogni medico che muore per il Corona virus muore anche una parte del nostro paese.
Ogni volta che vedo una foto con un medico che crolla al suolo per la stanchezza mi fate emozionare, e non solo perché mi avete fatto anche vergognare perché come tutti i camorristi anche io sono andato nel ospedale Pellegrini di Napoli per ammazzare una persona, senza rispettare il vostro lavoro, oggi vi chiedo scusa dal profondo del cuore.
Mai più avrò un comportamento ostile nei vostri confronti.
Vi voglio bene
Oltre la soglia
Alle volte mi sento un ragazzo mai nato perché non so niente della vita e tutto quello che so è tutto “oltre la soglia”.
Ho 43 anni, mi sono fatto più della metà della mia vita nelle carceri, ne ho visti di tutti i colori, sofferenze di ogni genere, cose negative.
Persone con cui avevo parlato cinque minuti prima che poi ho visto appese a una corda, che si erano suicidati. Sono stato in carceri di tutta Italia, carceri buone e carceri cattive dal nord al sud.
Mi sono imparato a scrivere in carcere perché a scuola non sono mai andato, anche perché VIVO il carcere da quando avevo solo 14 anni, e da allora non ho lasciato più il carcere, oggi ho come fine pena il 2034, e già ci sto da anni 16, ma posso dire che sono l’unico detenuto responsabile di tutti i miei reati anche perché mi sono accusato di tantissimi reati dal momento che non sarei più uscito dal carcere.
Ma nonostante tutta la sofferenza non ho mai pensato per un solo secondo di suicidarmi, per il semplice motivo che ho sempre guardato oltre la soglia.
In tutta la mia galera il mio cervello non ha mai vissuto qui dentro nemmeno per un secondo ecco perché nelle carceri rimane solo il mio corpo, e questo mi aiuta tanto per finire la mia condanna .
Cosa ho capito in tutti questi anni? Che nessuna persona dovrebbe consumare la vita qui dentro perché Dio ci ha dato una sola vita ed è troppo banale passarla nelle carceri.
Io non so se mi salverò perché la mia vita è troppo complicata ma tutte le volte che sto altre la soglia penso solo di fare i progetti con i ragazzini, perché se non fossi stato un killer della camorra sarei sicuramente in cerca di bambini maltrattati, perché il senso della vita per me sono solo i bambini.
Quando il mio clan usava i bambini di tenera età per fare i comodi loro più volte ho litigato, e un giorno dissi a un certo Alfredo che se metteva di nuovo la pistola addosso al ragazzino l’avrei ammazzato anche perché il ragazzino aveva i genitori in carcere. E oggi lo stesso bambino che oggi ha 20 anni anche lui è un killer della camorra.
L’ultima volta che abbiamo parlato mi ha chiesto se poteva venire da me, non lo so se vuole ammazzarmi perché con il tempo mi sono dissociato dalla camorra, ma se mi capita di avere una possibilità di fargli cambiare vita sicuramente il bambino killer sarà protetto da me.
Se ho paura di morire nelle sue mani? No, perché tutti noi siamo di passaggio sulla terra.
Preferisco morire oggi piuttosto che chiudere la porta a chi è vittima quanto me delle persone adulte.
Carmine
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