In Italia le carceri sono piene: 60.000 persone …
Pochi si chiedono come fanno davvero a convivere tutte queste persone nello stesso ambiente. Mentre scontano gli anni i detenuti, la Polizia Penitenziaria gestisce la base di questa convivenza seguendo parametri e normative dettati da regole che riguardano sia loro che i detenuti, scritte in un codice di Ordinamento Penitenziario, codice a disposizione di tutti, regolato da leggi di Stato.
Non basta solo questo, ogni carcere ha anche regole proprie, che dettano regole tipo a che ora c’è la sveglia mattutina, qui a Ivrea è alle 7.30, regola per la pulizia della stanza, per l’apertura dei blindi, delle stanze, orari delle docce, orari dell’aria fuori e delle varie attività, disposizioni in merito all’abbigliamento, al comportamento, come il rispetto per il prossimo, il divieto di atteggiamenti offensivi, il veto di entrata nelle stanze altrui, veto di scommesse. Ci sono poi regole lavorative riguardo all’abbigliamento, camice e guanti e scarpe per i porta vitti e comunque scarpe sempre per qualsiasi attività al di fuori del riposo in sezione e nelle stanze, o per andare in infermeria, colloqui con ispettori, sorveglianza, comandante e parenti, abbigliamento pulito per garantire un clima igienico, e regole di autogestione lavorativa, su come si deve adempiere a lavori come sopravitto, spesino, cuochi, operatori, manutentori, elettricisti, bibliotecari, portavitto, operatore ecologico (dedito alla pulizia della sezione, stanza ricreativa, docce, locale lavanderia). Ci sono anche altri lavori in giro, ma a Ivrea oltre il pizzaiolo non c’è altra mansione extra.
Per fortuna nel corso degli anni si è imparato che la convivenza viene facilitata da una divisione delle persone, facendole stanziare nelle varie sezioni in base ai propri reati. Qui ad Ivrea per esempio ci sono 7 sezioni, al primo e terzo i detenuti per reati comuni come spaccio, furti, rapine, al secondo ci sono i semiprotetti con reati che possono essere maltrattamenti vari e chi non ha voglia di casini, poiché tra i comuni è più facile a volte litigare.
Non tutte le sezioni sono aperte tutto il giorno, come succede al secondo piano dove si chiude tutto alle 19.30 e altre due chiusure, alle 11.30 e alle 17.30, per pranzo e cena.
Poi è naturale che ci possono anche essere litigi per una partita a carte.
Said M.
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