Il pensiero d’una fine a questa sofferenza, dove aspettiamo tutti un’uscita da questo carcere, dalla
privazione della libertà, dalle ingiustizie che vediamo, sentiamo… una vera e propria guerra da combattere
ogni santo giorno.
La monotonia delle giornate, delle ore, che non hanno fine!!
Alla sera quando ti metti in branda chiudi gli occhi e pensi a cosa si farà il giorno dopo, in mente automaticamente ti viene la risposta: “faccio quello che ho fatto oggi … cioè NULLA”!!!
Molto pesante una monotonia così, eppure siamo obbligati… non c’è via d’uscita alla monotonia quotidiana.
I pensieri vanno sempre verso i nostri cari, ai nostri affetti, a chi fuori ci aspetta.
Chiudi gli occhi e nella mente ti assalgono migliaia di pensieri, di cose fatte quando si era liberi, i momenti belli passati con la propria famiglia… e molte volte scende una lacrima sul viso, una lacrima gelida, piena di pentimento, malinconia, di dolore dentro che ti divora piano piano… una grande sofferenza.
Purtroppo il passato non si può più cambiare, ormai siamo qui per scontare una condanna e dobbiamo essere consapevoli che non è una passeggiata, ma è una dura battaglia che dobbiamo combattere ogni santissimo giorno fino alla fine della nostra condanna.
Un giorno, che prima o poi arriverà … ma chissà quando!!
Caro mio cuore tieni duro per uscirne vincente da questa guerra assai dura, e una volta fuori sai che devi rincominciare tutto da capo, facendo le cose come vanno fatte, senza più commettere reati di nessun genere per una vita normale come vorremmo ora.
La cosa che mi fa più rabbia è il perché non ci ho pensato prima … a quest’ora non sarei in questa situazione dolorosa.
Che dire… ora bisogna solo avere pazienza anche se non è facile.
Molte volte, mi domando il perché di tutto ciò, il perché della mia stupidità per non aver dato retta a chi mi consigliava bene ad esempio; non fare cavolate che poi ne paghi le conseguenze e io sempre di testa mia ho continuato, fino al giorno che sono arrivato al CAPOLINEA dove mi dicono: “lei DEVE ANDARE IN CARCERE”, allora solo lì ti soffermi e pensi: MA CHE DIAVOLO HO FATTO? PERCHE’ NON HO DATO RETTA??? Ma ormai quelle domande non servono più… è troppo tardi, il danno è stato fatto.
Non fate reati, non mettetevi contro la legge perché prima o poi si paga tutto il conto e vi assicuro che non è bello!
Concludendo ringrazio tutti per la vostra attenzione e ci si risente con un nuovo articolo!! Un grande saluto a tutto io staff della Fenice.
Carlo M.O
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