Quanti sanno cosa dice l’art. 27 della nostra Costituzione? E tra quelli che lo conoscono, in quanti saranno d’accordo su quello che dice? E mi pongo anche un’altra domanda; visto come “funziona” la giustizia nel nostro amato Paese, a quanti piacerebbe che tale articolo non fosse mai stato scritto?
Secondo me, la maggior parte di coloro che vorrebbero non fosse mai stato scritto, sono proprio quelli che invece dovrebbero più rispettarlo, “gli addetti ai lavori”, coloro i quali in un loro “motto” c’è scritto “vigilando redimere”; anche se non ho mai sentito che si redime qualcuno prendendolo a manganellate, calci o pugni, con la consapevolezza di impunità, perché tanto poi nessuno lo verrà mai a sapere, oppure che se anche se si verrà a sapere, alla fine verrà tutto insabbiato. Questa è la giustizia ingiusta, che poi porta a eventi tipo quello accaduto a S. Maria Capua Vetere il 5 aprile 2020.
L’art. 27 dice che le pene non possono e non devono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità.
E anche l’art.13 sempre della nostra Costituzione, aggiunge: è punita ogni violenza fisica o morale sulle persone sottoposte a restrizioni di libertà.
Penso che sia ben chiaro il significato delle parole contenute nei sopra citati articoli, ma a quanto pare, e per quello che è accaduto quel giorno in Campania, per tantissime persone non è stato poi così chiaro.
Un nostro ministro, ha subito dato la sua solidarietà agli agenti coinvolti in questa “triste” storia, e questo può essere giusto, ma quello che mi fa specie, è il tenersi la benda davanti agli occhi, quasi a negare l’evidenza, come se tutto fosse stato un incidente di percorso, quasi a giustificare l’accaduto; come si può accettare un simile comportamento da un rappresentante del nostro Governo, neanche se l’Italia fosse sotto un potere di polizia.
La cosa che un po’ mi rincuora, è che attualmente il ministro di giustizia è la dottoressa Cartabia, che penso sia una persona competente e giusta, e nella quale io ho fiducia, magari può non interessare a nessuno, ma ripeto per me è la persona giusta al posto giusto, e sono anche convinto (una mia convinzione personale) che molti suoi colleghi di governo, nel ministero dove ora è Lei, avrebbero preferito qualcun altro.
Siamo nel 2021, il mondo progredisce in tutti i campi con quasi un’incredibile velocità, ogni giorno si legge di una nuova scoperta in qualche campo, ma per certe cose sembra che nessuno voglia fare progressi, e fra queste cose, la prima dove sembra che nessuno voglia fare, o si impegni per far in modo che si faccia un passo avanti, è nel campo della giustizia, sia civile, ma in particolar modo nella giustizia penale, ci siamo fermati agli anni trenta, e di chi è la colpa se c’è una colpa? Ma logicamente è della mafia, (questo non si può fare perché c’è la mafia, quell’altro non si può perché c’è la mafia etc. etc.) e così passa il tempo e passi avanti non se ne fanno; ma qualcuno ha mai pensato che nel nostro Paese non c’è solo la mafia? Che esistono tante, ma tante altre cose ben più importanti della mafia? O è solo una scusa per tenere tutto fermo, dico questo perché a volte qualche dubbio mi viene, nonostante sia ben consapevole della realtà che viviamo.
Comunque tornando al discorso principale di questo mio articolo, voglio esprimere la mia più sincera solidarietà ai miei compagni di sventura per le violenze da loro subite a Santa Maria Capua Vetere il 5 aprile 2020, e non solo a loro, perché tante altre volte sono successi fatti del genere andati poi nel dimenticatoio; io stesso alla fine degli anni settanta ne sono stato vittima, senza aver commesso nessun crimine, solo per aver preso parte a una protesta pacifica; perciò spero di cuore che almeno questa volta, chi è incaricato di fare “luce” sull’accaduto vada fino in fondo e non si permetta come troppe volte è accaduto che venga tutto insabbiato.
Nei tribunali alle spalle dei giudici c’è una frase che dice: LA LEGGE è UGUALE PER TUTTI, e se quella scritta dice la verità, che allora LA LEGGE sia davvero uguale per tutti!
L’Invisibile