A noi miseri mortali dovrebbe essere lo Stato a indicare la via giusta della rettitudine, dell’onestà, le cose migliori e giuste per rendere noi carcerati fieri di appartenere a quella società rappresentata da “galantuomini” … ma non è il caso del nostro Stato…
Ma voi ve lo immaginate uno Stato che si annovera fra i paesi “civili” che si permette di tenere per più di quarant’anni di fila un uomo rinchiuso nelle sue “belle” patrie galere?!
Bene, io sono da oltre quarant’anni in carcere essendo stato arrestato il 16 settembre 1978. Carcerazione interrotta solo da 100 giorni di latitanza, periodo che va dal gennaio 1983 ad aprile 1983.
Essendo un ergastolano, io sono escluso da qualsiasi beneficio. A me, e quelli come me, hanno tolto la speranza.
Bene, vi chiedo, ma voi la vedete una persona vivere senza speranza? Essendo la speranza il sale di ogni cosa, della vita stessa. Non sono cose per cui uno dovrebbe vergognarsi? lo vi sto parlando del mio caso, del mio paese, ma il mondo intero oggi vive nella menzogna senza sentirla.
Abbiamo perso dignità, rispetto, viviamo senza decoro, viviamo in una società persa, dannata, dove gli uomini sono destinati ad aggredirsi gli uni con gli altri senza distinzione di razza o ceto… ma, tornando al nostro “ergastolo” … questa pena è a tutti gli effetti una tortura.
Da decenni continuano senza sosta a torturarci la mente e l’anima, e in questi “musei” di viventi la tortura è anche fisica.
Oggi (storia recente carcere di Santa Maria Capua Vetere a Caserta) nelle carceri non si osserva il vivere civile di cui parla la nostra costituzione.
“Anche i permessi continuano a negarmeli, continuano a ostinarsi a raccontare menzogne” …. Molti pensano che la pena di morte sia la condanna peggiore. Errore madornale!
Non esiste altra pena che possa eguagliare l’orribilità del ergastolo.
Come sempre, dico io, per affrontare la pena di morte ci vuole solo un attimo di coraggio, mentre per la pena dell’ergastolo ci vuole coraggio per il resto dei tuoi giorni.
“A chi mi domanda che cos’è l’ergastolo rispondo: l’ergastolo è l’annientamento dell’individuo, se non hai il coraggio di affrontare la morte suicidandoti ti rimarrà appiccicato addosso per anni, per decenni, fino all’ultimo dei tuoi giorni, non illuderti pensando che un giorno possa morire ridandoti la libertà, non può essere. Il suo respiro si spegnerà insieme al tuo, morirete nello stesso istante, tutti e due morirete in carcere, siete uno incatenato all’altro, uscirete insieme in una sola bara.” (Mario Trudu)
Questo è l’ergastolo.
Potrei parlarvi di tanta altra vergogna, ma continuare a insistere.., è tanta la vergogna che sento, e questo accade perché io faccio parte degli uomini con tutti i sentimenti a posto, a differenza di chi ancora continua a ostinarsi a tenermi dentro con menzogne…
Michelangelo D. (Uomo Ombra)
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