Lunedì scorso ho chiamato Casa; mia Zia mi ha detto che mio nonno materno sta molto male. Vorrei andarlo a trovare.
Mercoledì 12-12-2018
Lunedì scorso ho chiamato Casa; mia Zia mi ha detto che mio nonno materno sta molto male e che mia madre andrà a trovarlo per Natale…
Ha detto che si tratta di leucemia; non ne sapevo nulla.. Non ha saputo dirmi molto in realtà, credo che sia ricoverato… Mi ha parlato solo di un generico peggioramento delle sue condizioni di salute, che stava male…
Ma quando ho sentito la parola leucemia sono rimasto interdetto….
Vorrei andarlo a trovare; mia zia mi ha detto: “Perchè non sei andato prima, quando eri fuori ?”; ma non ho mai saputo stesse male… Mio Nonno è sempre stato in ottima forma ed in salute…
Ha avuto solo qualche problema quando mia nonna, a sua volta, si è sentita poco bene ed ha dovuto essere ricoverata in ospedale… Loro due formano una coppia indissolubile ormai, sono incapaci di stare l’una senza l’altro… Penso che se uno dei due morisse ben presto l’altro lo seguirebbe, come a volte accade…
Per questo oltre che per mio nonno sono preoccupato per mia nonna…
Mi ero ripromesso di andarli a trovare una volta uscito da qui, è tanto che non li vedo; abitano molto distante da me.. Ma questa non è una scusa.
Ho sempre pensato che avrei avuto tempo, comunque… Invece non ce n’è più…
Non farò richiesta di permesso per andarlo a trovare, credo, tra l’altro, che non sappiano neppure che mi trovo in carcere.
Non sanno neppure dell’altra volta, fortunatamente… Poi la distanza è tanta, mia madre non credo che voglia che vada e comunque sarebbe una vergogna. Le manette, la scorta, il blindato e tutto il resto… Magari non se ne renderebbe neppure conto, ma meglio evitare.. Non saprei neppure bene cosa dirgli, forse..
Lascio perdere…
Spero che si riprenda… che sia solo un aggravamento temporaneo delle sue condizioni, che magari mia zia abbia capito male di che malattia soffra… Spero che resista come ha sempre fatto… E’ un gran lottatore, lui…
Da piccolo quasi tutte le estati le passavo da loro, in provincia di Salerno, nel loro piccolo paesino…
Entrambi i miei nonni erano molto affezionati a me, in particolar modo mia nonna… Ero, all’epoca, l’unico nipote disponibile, del resto.
Ricordo gli appassionanti racconti di mio nonno, spesso tenuti nelle ore serali alla fioca luce della luna… Tutti gli ascoltatori (ed io in particolare) pendevano dalle sue labbra… Era ed è un signore magro, ma che dava l’idea di avere una tempra d’acciaio, di essere una persona quasi indistruttibile…
Ora mi sono reso conto che non è così…
Quando ho sentito queste cose non sono stato poi così male in realtà, sono andato in cella, mi sono disteso, e ho versato due lacrime… Tutto qua…
Mi sto inaridendo, pian piano…
Vero è che non lo vedo da molti anni, i rapporti si sono affievoliti con il tempo… Inoltre per via del mio carattere (schivo, timido, taciturno, riflessivo, malinconico… Molto distante da tutto ciò che lui rappresenta…) e dei miei problemi di vita, di cui mia madre non gli ha mai detto nulla, ma che lui ha intuito da tempo, credo che ultimamente non mi vedesse affatto di buon occhio… Per cui a mia volta evitavo i contatti con lui… Anche per non fargli percepire i dissidi tra me e mia madre (dato che lui stravede per lei, primogenita, da sempre..).
Però ricordo con piacere le estati passate in sua compagnia… E’ un uomo di buon cuore, legatissimo alla famiglia… In paese è conosciuto e ben voluto da tutti, proprio da tutti… E’ una persona distinta, intelligente, molto furba e scaltra 🙂 capace con poche parole di accattivarsi le simpatie di chiunque..
Ama mia nonna con tutto se stesso, ricambiato… Loro due rappresentano ai miei occhi un modello di famiglia che, a tutt’oggi, ancora non ho ritrovato…
Quando ero piccolo i miei nonni possedevano un bar; spesso passavo da lì e la nonna mi riempiva di gelati e monetine affinchè potessi giocare per ore con il cabinato che c’era sul retro…
Alle volte giocavamo tutti insieme… A nascondino, spesso.
Una volta feci arrabbiare mio nonno, forse fu l’unica volta che lo vidi arrabbiato… Giocavo con un pistola ad acqua… Lo indispettì schizzando l’acqua troppo vicino a lui, che stava chiacchierando con alcuni suoi amici (lo feci apposta, non so perchè..)… Si alzò di scatto, mi prese la pistola e la spezzò in due con il ginocchio…. Ci restai molto male….
Ma ci restò male anche lui…. Se ne dispiacque subito ed il giorno stesso me ne comprò un’altra, migliore… Peccato che di tutte le cose belle che mi potessi ricordare meglio questa sia una delle poche che mi sia rimasta impressa; tendo a ricordare solo le cose brutte, aihmè…
07-01-2019 Lunedì
Ho chiamato a casa, quest’oggi… Il Nonno sta peggiorando… Mia zia non mi sa mai dire molto… Comunque pare che fosse stato dimesso per Natale, affinchè potesse passare le feste a casa… Ma è stato di nuovo ricoverato, pare gli abbiano asportato la milza…
Mia madre doveva tornare su il 3 gennaio, ma è rimasta giù poiché, a quanto pare, questi sono i suoi ultimi giorni…
Mio fratello, con la “testa storta” che si ritrova anche lui, non l’ha neppure accompagnata giù per andare a trovarlo… E dire che non ha impegni di sorta, dato che al momento non lavora e si è anche lasciato con la ragazza.
Forse è in rotta con mia Madre, ma questo non giustifica il fatto, il Nonno è un’altra cosa.
Oggi parlerò con mia zia; ho cambiato idea, vorrei andarlo a trovare.
Vorrei rassicurarlo, dirgli che sto bene, che ha cresciuto una grande persona ed una grande madre (anche se non è sempre stato così, in realtà..); la quale ce l’ha messa tutta per farci crescere, a sua volta, nel modo più giusto e corretto.
Bugie, ma a fin di bene…
Sono tanti anni che non lo vedo… Vorrei vederlo un’ultima volta.
Ho sempre pensato che avrei avuto tempo… L’ho già detto… Ma il tempo non è infinito… Ci scorre tra le dita senza che neppure ce ne accorgiamo… E poi, per tutti noi, giunge la Fine…
14-01-2019 Lunedì
Oggi, proprio oggi maledizione, i telefoni, come spesso accade in questo scalcinato carcere, non funzionano. Proprio oggi, giorno in cui avrei voluto avere notizie di mio nonno, farmi mandare gli incartamenti necessari affinchè mi concedano il permesso per andarlo a trovare (se mai lo faranno…).
Il destino è così…. Sono destinato a soffrire, evidentemente. Questo è quanto la vita ha voluto per me.
Lo immagino sofferente, nel letto dell’ospedale… Con i tubi che entrano ed escono dal suo corpo… Dimagrito, spossato… Forse qualche mia parola di conforto gli avrebbe fatto piacere… Forse, ricordare di quando ero piccolino, di quando giocavamo insieme, di quando andavamo al mare, di quando mi raccontava i tanti aneddoti della sua vita, lo avrebbe fatto stare meglio, per un secondo… Forse avrei visto un fievole sorriso apparire sul suo volto, tra le smorfie del dolore… Gli avrei detto che gli Voglio un Gran Bene e che è stato un gran Nonno… Un grande Padre, una grande Persona… Che forse non sono stato il nipote che avrebbe sempre desiderato, che non sono stato il figlio che desiderava per mia madre… Ma che avrei cercato di cambiare…
Ora forse tutto questo non potrò mai dirglielo, ed il pensiero mi fa soffrire molto… Sto versando un po’ di lacrime qui, su questa vecchia e logora tastiera.
Non ho altro da aggiungere, al momento… Se non che Ti Voglio Bene, Nonno…
Riccardo N.
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