Oltre la divisa

Oggi affronto senza ipocrisie un tema non facile da sviluppare vista la mia posizione attuale ed anche se
la cosa per qualcuno potrebbe risultare un po’ ruffiana cercherò di tenere un tono il più obbiettivo e distaccato possibile.
Si è generalmente portati a pensare che per un detenuto la polizia penitenziaria rappresenti un avversario o addirittura un nemico da contrastare poiché in quella autorità vede spesso un’istituzione restrittiva non riconosciuta.
Spesso poi sui media compaiono articoli su maltrattamenti e abusi di potere che accadono in galera, evidenziando un sistema carcerario pieno di falle ed anomalie.
Personalmente non mi son mai fatto influenzare troppo da un singolo episodio per grave che esso sia ed ora che vivo in prima persona questo delicato rapporto posso delinearne meglio i vari aspetti.
C’è un uomo come me all’interno di quella divisa con sentimenti e pensieri simili ai miei, ma che non può
permettersi il lusso di dar sfogo alle proprie frustrazioni esercitato com’è a gestire le nostre, un uomo che spesso si mette al fianco del detenuto tentando di capire quel sottobosco oscuro di ragioni che portano all’illegalità.

Un’assistente comune, se bravo e motivato, durante il suo turno fa più di un lavoro perché troppo spesso
sollecitato ad un assiduo ruolo psicologico andando ben oltre ai suoi compiti ed a volte, poco tutelato
dall’istituto stesso, viene esposto a rischi e pericoli che l’addestramento non prevede.
Sintonie e criticità si alternano spesso tra detenuti ed agenti, ma per stessa ammissione di questi ultimi
”non si è mai pronti per questo lavoro” poiché è sul campo che si fa l’esperienza.
La sottile linea confidenziale mai da superare e la parità di giudizio e trattamento sono le due
caratteristiche che vanno sempre rispettate da entrambe le parti per un’iterazione forzata sì, ma accettabile e dignitosa.
Due principi cardine da cui partire se si vuol sviluppare una sana convivenza senza contrasti e quindi non penalizzante ai fini del percorso intrapreso.
Qualche detenuto, magari più maturo e logoro di me, è solito essere severo nei loro confronti, ma qui
parlano soprattutto vecchie esperienze e ruggini ancora da smaltire… io invece son meno rigido di
loro poiché a volte m’immedesimo nel ruolo delicato che ricoprono avendo a che fare con la materia umana tutelandola quando essa stessa cerca di autoinfliggersi patimenti e dolore. NON E’ FACILE.
Le dinamiche umane in carcere sono fragilissime e mutevoli e con esse cambiano repentinamente “amici”
ed “alleati” stravolgendo ciò che fino al giorno prima sembrava normale… ecco di normale qua dentro
c’è veramente poco!
Altro discorso da sottolineare, anche se qui io son solo spettatore, è l’intreccio delle dinamiche
lavorative tra graduati o meno all’interno di un istituto penitenziario poiché a volte traspare tensione ed incomprensioni nelle gerarchie che penalizzano l’operato quotidiano rallentando la riuscita dei vari progetti.
La burocrazia presente all’interno del carcere è frustrante, avvilente e stratificata ed il più delle volte l’assistente stesso del piano ha il poco piacevole ruolo di valvola di sfogo da parte di noi detenuti che cerchiamo risposte urgenti che loro non sono pronti od autorizzati a dare creando tensioni purtroppo fini a se stesse, tutta elettricità da sfogare poi in sezione.
Questa mia analisi benché sincera e per quanto possibile ampia, risulta per forza di cose tecnicamente lacunosa, poiché non sono a conoscenza di tutti gli aspetti lavorativi, ma essendo comunque abituato ad analizzare le sfumature psicologiche delle persone riconosco in loro uno sforzo considerevole nel tentativo di accorciare le distanze partendo da posizioni così lontane ed opposte.
Spesso fanno il “gioco dello specchio” comportandosi specularmente a chi si trovano di fronte facendo muro con chi provoca o insulta gratuitamente, essendo invece collaborativi con chi si espone
educatamente … io personalmente ho sempre preferito aver un confronto diretto, aperto e rispettoso con
l’uomo oltre la divisa.

Vespino

Autore dell'articolo: feniceadmin