Non ti rendi conto…

Cara Libertà

Holaaa, eccomi sono sempre Matte il pazzo…

Vi siete mai chiesti di quante cose abbiamo e non le apprezziamo?…
Nella Libertà ci si sceglie sempre con chi stare, chi avere al proprio fianco, chi avere come amico, con chi fare una discussione o ancora meglio con chi condividere le proprie idee.
Nella Libertà puoi scegliere quando andare a farti una doccia, aprire il frigo e prendere quello che hai se ti viene fame, andare in un negozio e scegliere le cose con i tuoi occhi, dalla cosa più economica a quella più cara.
Nella Libertà non sei costantemente umiliato nel dover chiedere il permesso di qualsiasi cosa che fai a qualcuno, non devi per forza trovare qualcosa da fare per farti passare le giornate vuote (a meno che sei uno a cui piace stare nel letto tutto il giorno e rilassarti, e a me non piace). Pensate che ben poche volte mi è capitato di mettermi a giocare a scala 40 come si fa nei circoli ricreativi per anziani, qui per passare il tempo lo fai, stando in compagnia ridendo e scherzando. Tutte le domeniche e nei giorni rossi segnati sul calendario il carcere ti toglie il respiro, come se qualcuno ti mette un cuscino in faccia.
Sono veramente poche le persone in Libertà che non siano mai state rinchiuse in nessun posto a capire le piccole cose che hanno, i vantaggi che si hanno tutti i giorni. Non posso parlare della Libertà stessa perché quella mi è stata tolta per pagare quello che ho commesso, quello che ho sbagliato, per cui non devo e non posso lamentarmi.
Solo quando perdiamo davvero le cose più preziose ci accorgiamo di aver perso sul serio tutto, non solo quelle superficiali per cui piangiamo se non le abbiamo.
Ma anche le più piccole cui tanti non fanno caso, come quelle che sappiamo di aver sempre e comunque, anche se la giornata è andata storta o, per qualsiasi altro motivo sia, le hai in ogni caso.
Quando ti chiudono qui dentro, in questo maledetto posto infernale, davvero capisci piano piano tutto quello che hai davvero perso, dall’orgoglio alla miserabile doccia calda quando ti pare, dalla spesa che fai e se ti dimentichi qualcosa non devi aspettare una settimana per poterla riprendere ma semplicemente vai a comprarla, dal cucchiaio da caffè in acciaio, che qui dentro non abbiamo nemmeno la fiducia per poter tenere nulla oltre la plastica, posate, bicchieri, piatti e tutto il resto.
Ragazzi non voglio fare il moralista, ma pensateci davvero bene alle cose preziose che avete, anche la più banale, per qualcuno potrebbero essere più che preziose.
A me la cosa che manca di più in assoluto è la natura con i suoi animali e tutti i suoni che ha, le sensazioni che ti può trasmettere, il senso di libertà assoluto, ecco perché nella mia vita ho scelto di fare come mestiere l’abbattitore forestale (non per la Regione) per alcune persone in proprio che vendevano legna da ardere. Pensate io ho scelto proprio questo lavoro per essere libero da qualsiasi cosa o edificio che ci circonda, perché già in libertà non mi sentivo pienamente libero, a me il senso di libertà lo dà solo la natura, un posto senza limiti ne delimitazioni, pensate come mi posso sentire io qui dentro chiuso senza mai vedere un alberello, un ciuffo d’erba da accarezzare, il profumo degli alberi quando soffia il vento e anche l’odore degli animali, anche solo parlarne a voi mi piange il cuore perché ci penso davvero tanto…
L’unica convinzione che mi dà conforto e che non sono nato qui, e che da questo posto infernale dimenticato da Dio prima o poi uscirò …

Come sempre il vostro redattore
Matte il Pazzo

Per contattare la Redazione La Fenice o commentare l’articolo scrivi a: [email protected]

Autore dell'articolo: feniceadmin