Se dovessi esprimere una vera e propria opinione sulla mia esperienza carceraria vi direi con tutto il cuore e con tutto me stesso: state lontano dall’illegalità, o meglio non fate reati di cui non siete pronti a pagare le conseguenze.
Se malauguratamente vi prendono e vi condannano con una pena lunga, e siete fragili al rimanere senza libertà per anni e anni, o non siete in grado di rispettare regole o meglio di adattarvi a tutt’altro stile di vita, troverete molto, molto difficile passare del tempo qui dentro.
Io ad esempio ho fatto una grande, grandissima difficoltà ad adattarmi a questo stile di vita, qui hai a che fare con ogni tipo di persona, e sono persone con cui devi viverci tutti i giorni, non puoi avere un litigio e magari andartene per non vederlo più, anzi la cosa si incrementa sempre di più perché ti vedi tutti i giorni e il rancore non può passare guardandoti continuamente negli occhi o passeggiando su e giù per la sezione. Non puoi nemmeno rimanere chiuso nella tua cella di 5 metri x 3 a guardarti la tv, ne usciresti pazzo, oppure la buia e oscura depressione ti invaderebbe il cervello e non so quanto bene possa finire.
Ecco, la galera ti fa crescere caratterialmente, diventi più rigido, prima di dare confidenza a qualsiasi persona impari a vedere prima come si comporta, come si muove, devi studiarlo strategicamente, per poi capire ancora come muoverti con lui, cosa poter e non poter dire, sono davvero tante le cose da imparare sulle persone, e dopo che credi di aver imparato hai solo raggiunto l’1% di quello che dovresti sapere.
Io da quando sono entrato qui dentro, sarà per la mia capacità di sapermi far voler bene, ho avuto davvero poche difficoltà nell’adattarmi all’ambiente, poi frequentando i corsi che la Regione Piemonte stanzia per noi detenuti io in sezione ci sono davvero poco, poi con la palestra che comunque oltre a sfogarti mentalmente e fisicamente ti tiene in forma, quando arrivi alla sera dopo la doccia e ti metti in branda, giusto il tempo di guardarti un film e ti metti a dormire per far arrivare il giorno dopo più velocemente possibile.
Così giorno dopo giorno cerchi di non pensare al tempo che trascorre ma a come tenerti impegnato la giornata il più possibile per farla correre a più non posso.
Ora da quando è scoppiata questa guerra contro questo maledetto “CORONA-VIRUS”, è scoppiata una vera e propria lotta contro il tempo, qui dentro il tempo ha tirato un freno a mano si è bloccato l’intero sistema carcerario, i colloqui con gli psicologi del SERT sono bloccati, ma la cosa più grave e che non possiamo avere nemmeno i colloqui con i nostri famigliari, ci hanno dato qualche telefonata in più ma non è la stessa cosa, hanno aggiunto le videochiamate via “Skype” ma chi ha un parente anziano oppure economicamente messo male non si può permettere accessi a Internet costanti e si trova davvero disagiato da questo blocco. Siccome fuori c’è un blocco totale di tutto a parte lavori, negozi alimentari e farmacie anche qui è tutto bloccato, le scuole non possono andare avanti (anche perché l’accesso ai civili e i volontari è negato per via dei contagio), le attività lavorative esterne per gli articoli 21 (semi-libertà) bloccate, i detenuti con permessi premio per uscire dal carcere per qualche giorno bloccati.
Sembra di essere in un video da apocalisse zombie del tipo “Resident-evil”.
Sono preoccupato ma allo stesso tempo curioso di vedere come andrà a finire questa situazione, è un vero caos e le preoccupazioni di tutti sono alle stelle. Noi siamo in una quarantena perenne ma se mai entrasse il virus per sbaglio dopo tutte le precauzioni che la Polizia Penitenziaria sta prendendo cosa succederebbe a tutti noi??
Questo non è un gioco virtuale dove se muori hai un’altra vita, qui se finisce, finisce per sempre…
Il vostro redattore
Matte il Pazzo
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