Sono stato arrestato la prima volta a Milano nel dicembre del 2007 per clandestinità e mancanza di documenti, poi nel 2009 per ricettazione di un’auto che non sapevo fosse rubata, un ragazzo rumeno l’aveva rifilata a mio fratello e io prendendola in prestito mentre la mia era da riparare, mi han fermato i carabinieri, gli stessi che mi avevano arrestato nel 2007, e mi hanno fatto scontare 4 mesi. Nel 2017 mi arrivò il definitivo di un anno, e ancora non mi hanno tolto 14 mesi scontati, nonostante fosse un’auto da 500 euro. Nel 2012 mi hanno arrestato per furto in appartamento con mia moglie e mia cognata e ho preso una condanna a 13 mesi, dopo cinque mesi circa sono andato ai domiciliari a casa loro, ma dopo una settimana dissi a mia moglie che preferivo scontare i domiciliari dai miei parenti, poiché loro mi istigavano a fare troppe delinquenze.
Fino al 2017 facevamo colloquio con lei, i miei suoceri e mia cognata e dopo successe che anche a lei dovevano arrivare dei definitivi, lei scappò. Non mi scrisse più. Fino a un anno fa mi scrivevano anche i miei suoceri per darmi notizie dei miei figli. Ora è un anno che non ho più notizie loro. Fino a un anno fa, 2020, ho scritto loro che volevo contribuire nella loro vita anche con le spese, scuola e crescita, gli mandai 4 o 5 volte vestiti per loro, acquistati mentre ero dentro, loro furono contrariati poiché sono abituati a rubare fin da piccoli e vorrebbero mettere anche i miei figli a rubare, cosa che io proprio non sopporto. I miei suoceri si fecero anche un anno a testa per questo loro stile di cattiva vita.
Ho paura per i miei figli, non vorrei mai che intraprendano una cattiva strada spinti da persone che dovrebbero volergli bene, io vorrei una strada bella pulita come quella intrapresa da tutti i bambini. Sto pregando tutti i giorni che Dio li porti sulla strada buona, loro dove sono ora vivono in mezzo a una situazione poco buona. Neanche i miei parenti vogliono parlare con loro, e grazie a Dio loro mi aiutano. Hanno provato ad andarli a prendere ma i miei suoceri chiamarono la polizia, e si sa che non si può far niente in questi casi. Spero per Dio che li facciano andare a scuola. Mia figlia ha appena compiuto otto anni, e mio figlio dieci. Spero che se ne occupino anche gli assistenti sociali, poiché nella loro famiglia sono tutti con precedenti e sono quasi tutti ricercati. Spero che Dio aiuti i miei Bambini. E spero che ci sia giustizia in questa vita.
A dicembre del 2014 mi hanno arrestato per furto in appartamento. Mi sto facendo galera per colpa loro. Con mia moglie mi sono innamorato, ma con lei non fu tutto rosa e fiori.
Ma il giorno prima, nel 2014, ero a casa con i miei figli e con mia moglie. Fino a oggi sono passati ben 6 anni e 9 giorni, e mi ricordo i più bei momenti con le mie figlie anche la mia famiglia. Il giorno dopo che sono stato arrestato mi hanno portato a San Vittore al carcere di Milano. I primi giorni senza i miei figli, per due settimane non sono uscito dalla mia cella.
Dopo che la guardia mi ha chiamato dicendo “Hai il colloquio”, mi sono sentito felice, gli ho portato merendine e un the alla pesca. Me lo ricordo come il più bel momento della mia vita. Quel giorno è stato speciale.
Quel giorno mia figlia mi prese per mano e mi disse “Dai, dai Papà vieni con me e vedrai che ti lasciano venire!!”. Bellissimo, me io ricorderò per tutta la vita questo giorno.
Da novembre 2017 fino a oggi non faccio più colloqui con i miei figli perché mia moglie è ricercata dallo Stato. Spero con tutto il mio cuore che stiano bene. È da un anno che non ho notizie loro, e cerco di fare di tutto per non pensarci. li mio fine pena è 2023, in attesa di un affidamento a lavoro.
Bruno D.
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