Famiglia e sbagli

La famiglia, la cosa più importante per qualunque persona, specialmente per noi Italiani, non ci sono dubbi, che siamo attaccati alle nostre famiglie e guai a chi ce le tocca.
Ma cos’è esattamente la famiglia? Chi sono le persone che ne fanno parte? Ho sempre avuto qualche riserva a proposito della Famiglia.

Da piccolo pensavo che la mia famiglia fossero i miei Genitori, i miei Fratelli, i miei Nonni, i miei Zii, i miei Cugini, i miei Zii di 2° grado e i miei cugini di 2° grado e pensavo che pure i Nonni e gli Zii dei miei cugini fossero parte della mia Famiglia.
Sì forse da bambino è cosi o meglio la pensavo così, poi crescendo cominciavo a restringere un po’ la cerchia di chi apparteneva alla mia Famiglia, vuoi perché si venivano a creare situazioni di contrasto, o perché semplicemente ci si perdeva un po’ di vista e quindi eliminavo dalla mia Famiglia i Nonni e gli Zii dei miei Cugini di 2° grado pur portando loro sempre il dovuto rispetto. Crescevo e vedevo che in Famiglia tra parenti si litiga molto più spesso di quanto non si dovrebbe e quindi la Famiglia cui pensavo da bambino era molto più vasta della Famiglia di cui faccio parte adesso e di cui sono comunque pienamente fiero.
La mia Famiglia dopo i 18 anni erano i miei Genitori, i miei Fratelli, i miei Nonni, qualche zio e qualche cugino, vuoi perché si è passato più tempo insieme e con altri parenti ci si perde un po’ di vista, vuoi perché uno dopo un po’ si stanca pure di litigare e ci si lascia semplicemente perdere l’un l’altro.
Ma arrivando ad oggi che ho 29 anni la mia famiglia si è ulteriormente rimpicciolita e ne fanno parte solo mia Madre il mio Patrigno, i miei Fratelli e i miei Nipoti.
I miei Nonni, i miei Zii e i miei Cugini li ritengo parenti a cui voglio bene ma non li ritengo far parte di una cerchia ristretta quale è invece appunto la mia Famiglia.
Perché con mia Madre se pur litighiamo nessuno potrà mai dividerci, lo stesso con i miei Fratelli, perché la stessa cosa non vale per gli altri parenti?
Forse il fatto che sono finito in galera ha cambiato qualcosa per loro. Eppure nella mia famiglia (quella a cui appartenevo da piccolo) non sono tutti stinchi di santo. E neanche mio Padre e mio Zio, marito della Sorella di mia Madre, che hanno fatto parte di associazioni criminali come la Camorra, dapprima con i Cutoliani di Raffaele Cutolo e poi con le Nuove Famiglie di Pasquale Galasso ed altre persone di spicco (i quali poi decisero dì collaborare con la giustizia) allora mi chiedo perché questi cambiamenti? Non trovo alcuna risposta.
Non che io rimpianga nessuno, mi mancano solo i bei tempi di una volta quando ero piccolo e tutta la famiglia dico proprio tutta era unita. E tutte le feste si passavano insieme.
Invece vedo che col passare degli anni è difficile addirittura avere a che fare e/o andare d’accordo con i propri Fratelli, con i Cugini con i quali si è cresciuti. E questo mi rattrista molto perché ho sempre tenuto molto alla mia famiglia prima del carcere.
Ora che ho 29 anni e 8 anni di carcere alle spalle e 1 anno passato in comunità cercando di reinserirmi la penso diversamente perché dal momento in cui sono finito in carcere sono stati tanti i parenti che mi hanno voltato le spalle e che peggio hanno fatto soffrire mia Madre mortificandola, ma che quando sono uscito l’anno scorso hanno cercato un riavvicinamento che ho concesso solo per il piacere di mia Madre, che essendo una vera Donna e una vera Signora mi impone di portar loro comunque il rispetto dovuto.
Per me, e ripeto, per me perché sicuramente ormai per loro le cose stanno diversamente ma ripeto per me ora come ora a fare parte della mia famiglia sono mia Madre e suo Marito (mio Patrigno con il quale ho un ottimo rapporto), i miei Fratelli e i miei Nipoti.
Dicevo per me perché so che per alcuni dei miei Fratelli ormai la loro Famiglia è qualcun ‘altro. Mai argomento fu più complicato per me.
Ora ho un buon rapporto con mia Madre che non smetterò mai di ringraziare per tutto quello che ha fatto e che ancora sta facendo per me, col mio Patrigno e con mio Fratello minore. Con mio Fratello maggiore invece sta andando a finire un po’ come con la mia unica Sorella di 11 mesi più piccola di me, con la quale da tempo abbiamo perso i contatti e raramente ci sentiamo, come fossimo due vecchi compagni di scuola, e dire che io per tutti loro sarei pronto a dare la vita.
Mio Padre è stato la persona che più di tutte ha contribuito alla rovina della Famiglia e di me stesso, insegnandomi a fare cose che ad un figlio non dovrebbero essere mai nemmeno menzionate in maniera positiva.
Aggiungo solo che per il 18esimo compleanno di mio Fratello maggiore mio Padre come regalo lo portò ad Amsterdam.
Potrei stare qui a raccontare la mia storia per ore scrivendo pagine su pagine di un vissuto indimenticabile che inevitabilmente mi ha segnato ma che nonostante tutto non rinnego, perché comunque mi hanno portato ad essere l’uomo che sono oggi, e non mi dispiaccio poi così tanto.

Di questo devo essere grato a mia Madre, che non mi ha mai fatto mancare nulla dalle cose materiali all’affetto e all’educazione e non mi ha mai abbandonato quando ha visto la strada che avevo intrapreso sacrificandosi sempre per me.
La cosa invece che rinnego più di tutte nella mia vita sono i miei sbagli, in particolare gli sbagli commessi nell’ultimo anno.
Perché si può sbagliare 1 o 2 o anche 3 volte ma quando sbagli di continuo non è più uno sbaglio o un errore ma sei tu come persona che non trai nessun insegnamento dai veri sbagli e continui a seguire la strada del tuo piacere personale pur sapendo stupidamente che andrai inevitabilmente a sbattere e ti farai molto più male delle altre volte perché poi è così, ogni volta che sbatti sarà sempre più doloroso e la sofferenza sempre più grande.
Ma a quel punto non potrai dare la colpa a nessuno se non a te stesso e non potrai pretendere l’aiuto di nessuno, ma dovrai accontentarti di quello che ti verrà ancora una volta concesso perché al posto di una Madre hai un angelo e suo Marito, il mio caro Patrigno che personifica perfettamente la figura del Padre che mi è sempre mancata.
Dovrai rassegnarti a quello che sarà perché a 29 anni sei un uomo e devi prenderti le tue responsabilità con tutto quello che ne consegue, affrontare allora altri guai e buttare via ancora un paio d’anni e tutto questo per cosa? Quando già sai che sia a te che alla tua famiglia non manca nulla e hai avuto più di una volta la possibilità di portare avanti attività commerciali di ristorazione che tua Madre e il tuo Patrigno ti hanno affidato pur sapendo che tipo di persona sei stato, hanno avuto fiducia ma tu non li hai ripagati, perché la tua testa era altrove, la tua testa era concentrata sulle prostitute e sulla cocaina.

E ora, ora hai solo il tempo di cambiare prima che il tuo futuro si metta davvero male.


Vale

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Autore dell'articolo: feniceadmin