Uau! Dopo 13 anni ho passato il mio primo Natale fuori da queste mura. E’ stata una cosa
meravigliosa!
Le luci di festa e di Natale erano praticamente dappertutto, dentro ai negozi, ai supermercati, per le
strade e ho potuto fare gli auguri almeno per telefono a tutte le persone a me care.
Ho passato il Natale nella casa di accoglienza Santa Croce a Candia Canavese, era proprio tanto
tempo che non pranzavo e cenavo fuori di qui per il Natale.
Abbiamo acceso la stufa a legna e abbiamo cucinato proprio come i miei nonni cucinavano 50 anni
fa, il mangiare cucinato sulla stufa ha tutto un altro sapore! Il Sig. Giuseppe che é uno dei soci
della casa Santa Croce ed é anche un bravissimo cuoco, cucina all’antica e vederlo cucinare é un po’
come vedere mio Padre quando cucinava, anche a mio Padre piaceva molto cucinare sul camino.
E comunque in questo Natale la tavola é stata arricchita anche dal fatto che lì a passare le feste
Natalizie con noi c’era anche un mio conoscente che ho conosciuto qualche anno fa nel carcere di
Ivrea, lui é un bravissimo cuoco, un bravo pasticciere e un eccellente pizzaiolo!
Costui quando era nella nostra sezione sapeva che io ero goloso e mi faceva spesso delle torte alle
mele, alla frutta, panzarotti e tanto altro, così per Natale ci ha fatto varie teglie di pizze fatte in tutti i
modi, al prosciutto e funghi, al salame piccante, e anche alle verdure per gli ospiti mussulmani ed é
stato tutto meraviglioso;
E il bello é che io da quest’anno tutte le feste me le posso passare fuori da queste mura e qualcosa
mi dice che quest’anno riabbraccio anche mia Madre che non vedo di persona da 12 anni, ma la
vedo solo per video colloqui che non é proprio la stessa cosa, visto che grazie alla sua grave
malattia non mi riconosce nemmeno più, mi chiama Agostino che sarebbe mio Padre cioè il suo
unico e amatissimo uomo della sua vita che ormai non c’è più da 12 anni perché é deceduto, ma se
mia Madre mi vede come l’uomo della sua vita questo significa che anche se non mi riconosce più
lei ama tanto anche me. Non ci può essere un’altra spiegazione logica.
E comunque io sento che questo é il mio anno buono per poter uscire di qui tutti i giorni per andare
a lavorare di giorno e ritornare in carcere la sera stanco morto dal lavoro solo per dormire e poi il
giorno seguente uscire di nuovo e così via fino al mio fine pena cioè fra 8 anni.
Visto che le feste sono finite vi auguro un buon anno a tutti voi lettori e mando a mia Madre il bacio
più grande e più affettuoso che si possa ricevere “da suo marito”, scusate volevo dire da suo figlio
Saverio.
Saverio C.