Siamo nel 2024 e ancora le carceri sono piene di detenuti

Noi, compreso me stesso, dopo aver pagato la nostra o le nostre pene, non riusciamo ad avere una opportunità, almeno un piccolo lavoro per riuscire ad integrarci in una società più concreta e sempre più difficile, con colloqui di lavoro che vengano eseguiti correttamente.

Oggi invece chi viene selezionato viene subito controllato, e noi, essendo pregiudicati, pur aver espiato le nostre colpe, sembra che dobbiamo pagare la la nostra pena due volte.

Ma la forza di volontà è sempre più forte e cerchiamo lavori pur di plasmare la nostra vecchia vita, come se fossimo scomparsi dal mondo per un po’ di tempo. Quando si esce dai quei grossi cancelli, per noi è come se quel giorno fossimo rinati.

Le nostre ali ormai ritirate da tempo riemergono per volare di nuovo e riprenderci la libertà persa, l’aria nuova ti rende così libero da voler spaccare il mondo e percorrere le vie della tua città, incontrando persone care ormai quasi dimenticate, vedendo il mondo che è andato avanti. Qualcuno si è fatto una famiglia, ed io sono ancora al punto d’inizio, ma la forza che ho dentro mi riempie di voglia di fare e di rimettermi in carreggiata per riprendermi gli anni persi, guardando il cielo azzurro e pieno di luce che mi riscalda dal corpo ormai ibernato dalla detenzione, percorrendo la mia città o la mia nuova vita al di fuori di dove sono nato a farmi conoscere come una persona nuova e piena di propositi per la vita e me stesso e conoscermi ancora di più, cercare di aprire le porte del lavoro prendendo qualsiasi opportunità lavorativa, per incominciare con la società e riprendere anche con la famiglia.

Un altro nuovo inizio, e così farsi magari un avvenire che non sarà così facile, ma la voglia di risorgere dalle ceneri come una fenice è tanta.

Ho buttato i migliori anni della mia vita e ormai ho quarantatre anni e se non cambio finirò per strada, a delinquere di nuovo. Ma ormai quella vita me la sono messa alle spalle con grossi macigni da togliermi piano piano percorrendo giorno per giorno e facendoli diventare piume, così che i miei nuovi propositi divengano reali. Come un’aquila, che dall’alto del cielo vola con le ali ben aperte, per sentire le correnti dell’aria e la brezza del vento.

Potrò essere di nuovo un cittadino, con onestà e disciplina mi riprenderò il mondo in mano e riacquistando gli affetti a me più cari, i miei occhi brilleranno così che guardandomi allo specchio io possa rivedere finalmente la persona o uomo che finalmente riuscirà a vivere perché ho già perso troppo tempo, e il tempo va avanti, non sta ad aspettarmi e mi plasmerò come una fenice che dalle sue ceneri risorgerà e riprenderà il volo.

mauri1981

Autore dell'articolo: feniceadmin