lo ho amato tanto mio padre e oggi sono pentito per non averglielo mai detto! Le cose belle vanno dette in vita e non dopo morti, quando era in coma io glielo sussurrai e oggi io mi chiedo ancora se mi avrà sentito oppure no. lo spero tanto di sì.
Per una volta ancora, anche solo in un sogno, vorrei rivedere i suoi grandi occhi verdi che nell’estate del 2000 ho visti luccicare di gioia e di orgoglio per me.
Quella volta e stata la prima ma anche l’ultima purtroppo.
Una sera nell’agosto del 2000 mio padre mi telefona e mi dice “Saveriuccio”, lui mi chiamava sempre cosi, lo ha fatto fino al suo ultimo respiro, “ieri ho fuso la mia Carolina (lui la sua macchina la chiamava la Carolina perché la caricava come se fosse un camion e la Carolina era anche il nome dell’asino di suo nonno, e siccome qui macchine buone non se ne trovano.., la verità è che lui quell’anno non aveva i soldi per comprarsi la sua ultima macchina!) Tu hai mica la possibilità di farmi comprare un tocco di macchina?” lo gli rispondo “Papà, prendi il treno e vieni su”. Così lo vado a prendere alla stazione e poi andiamo a cena in un ristorante chic dove io cenavo tutte le sere. Quando ci sediamo lui non era a suo agio perché le uniche volte che lui era andato al ristorante era stato per un matrimonio dei suoi figli o al battesimo dei suoi nipotini, e al lavoro si portava il mangiare preparato da lui stesso da casa. Così mi dice “ma perché non siamo andati a mangiare a casa tua che ti facevo un bello spaghettino?” Io gli rispondo “Papà io a casa non mangio mai ma ceno tutte le sere qui”. Mio Padre mi disse “ma sei proprio un fesso a buttare via tutti questi soldi”
Finito la cena andiamo subito a casa a dormire perché io lo sapevo che lui massimo per le h.22 dormiva, quella era la sua abitudine!
Così io spengo il mio cellulare per evitare che il mondo mi chiamasse, perché io nella mia vita ho avuto 8 night club e quell’anno ne avevo addirittura 2 insieme, a 100 km l’uno da l’altro, oltre al fatto che io avevo una agenzia di servizio d’ordine nei locali notturni, discoteche, night club, pub ecc., avevo anche 2 bische clandestine oltre a tutti i miei tanti reati che io commettevo di notte, recupero crediti, estorsione e tanto altro. Ma quel giorno proprio non potevo uscire perché mio padre non ha mai saputo che io ero un delinquente e non potevo lasciarlo da solo, cosi chiamo l’uomo di mia fiducia, gli do gli ordini da eseguire e spengo il mio cellulare.
La mattina verso le h.6 sento un forte odore di caffè, mio padre mi aveva svegliato portandomi il caffè a letto e io gli ho detto “Papà, io non bevo mai il caffè perché non mi piace, comunque adesso andiamo al bar a fare colazione con i miei operai”. Prima di entrare nel bar in un angolo c’erano tutti i miei operai che avevano già fatto colazione ed erano tutti lì che aspettavano me che gli davo istruzione per il lavoro da svolgere quel giorno; e mio Padre mi dice “ma tutta questa gente dove va a raccogliere i pomodori?” Perché anche mio padre quando non aveva tanto lavoro andava a raccogliere i pomodori o altro nei campi, e io gli rispondo “no papà, questi sono tutti miei operai e stanno aspettando me per partire sui cantieri.
Mio padre non ci poteva credere così mi fa una piccola risatina come dire “ti piacerebbe”, ma appena do ordine a i miei caposquadra per quello che dovevano fare e consegno a gli autisti le chiavi dei miei camion, furgoni e macchine che erano tutte parcheggiate di fronte a casa mia lui ha capito subito che non era una battuta ma che tutte quelle persone erano veramente i miei operai, circa una quarantina. Appena tutti vanno via mio padre si è commosso, aveva capito che l’allievo aveva superato il maestro in tutti i sensi e quando ho pagato il conto al bar, circa 150.000£, in macchina mi sono preso un altro bel cazziatone: “ma sei impazzito a pagare la colazione a tutti e spendere tutti questi soldi di prima mattina, se continui così te ne vai subito in fallimento”. Io gli ho risposto “papà, io sono 7 anni che pago la colazione e il pranzo a tutti i miei operai e non sono mai andato in fallimento”, lui di colpo si è azzittito perché si era emozionato e non ha aperto più bocca fino a quando non siamo arrivati sul cantiere.
E prima di scendere dalla macchina mi ha detto, “va bene, vedo che hai un sacco di persone da gestire perciò ora ti do un po’ di dritte su come poterli gestire tutti altrimenti questi ti fregano”. Ma io appena ho aperto lo sportello della macchina ho cominciato subito a urlare contro tutti, questo era il mio modo di fare di tutti i giorni, chi perché non era in sicurezza, chi invece non aveva ancora iniziato a murare e così via. Appena siamo entrati in macchina mio Padre mi ha detto “però dopo tutto quello che gli hai detto a tutti nessuno ti ha risposto male, si vede che tu li paghi bene questi operai”. “Sì Papà, è proprio così, nessuno mi ha risposto male perché come hai detto tu io li pago bene i miei operai.” Ma la verità era un’altra! Nessuno mi aveva risposto male perché io a quei tempi ero un delinquente pericoloso, manesco e sempre armato notte e giorno e tutti i miei operai questo lo sapevano.
Poi siamo andati sul 2° cantiere poi sul 3° cantiere e tutte le volte mio padre voleva rimanere sul cantiere per dare una mano a i miei operai, ma io rimanevo al massimo 30 minuti per ogni cantiere perché a quei tempi avevo 5/6 cantieri tutti distanti l’uno da l’altro e io nell’arco della giornata dovevo controllarli tutti perciò il tempo per fermarci proprio non c’era.
Poi alla fine della giornata siamo entrati nell’autosalone di un mio amico dove io avevo già comprato tante macchine e gli dico “Papà scegliti la macchina che più ti piace e non ti preoccupare per il prezzo perché il proprietario è un mio amico e mi deve un sacco di soldi perché gli ho ristrutturato la sua villa e mi deve ancora parecchi soldi e in qualche modo questi soldi me li devo recuperare”. Lui dopo cinque minuti mi ha detto “Saveriuccio, voglio quella Golf GT color granata”. “Papà, con tutte le macchine nuove che ci sono qui ti vai a prendere proprio quello schifo di macchina, prenditi una Mercedes, una Bmw oppure una Audi visto che sono tutte nuove come piace a te”. Lui mi ha risposto “io voglio quella Golf.” Così si e scelto una Golf TD usata di 6 mesi. Io chiedo al mio amico se era pronta per quella stessa sera e il mio amico mi dice “no, non è possibile, questa è una macchina aziendale e prima di tre giorni non sarà pronta!” “O è pronta per domani sera oppure vado all’autosalone di fronte a prendermi la prima macchina che trovo purché sia pronta per domani sera”. Va bene, andrò io stesso domani a sbrigare tutte le pratiche per fare in modo che per domani sera sia pronta.
Poi quando saliamo in macchina mio padre mi dice “senti Saveriuccio, tu lo sai che con tua madre i soldi a casa nostra non bastano mai, perciò vedi se il tuo amico ti accetta gli unici 2 milioni che ho in contanti e per il resto gli faccio delle cambiali a 300.000£ al mese”. “Senti Papà, a me questa macchina mi viene praticamente gratis perché nel preventivo io gli ho messo 20 milioni in più del solito preventivo, perciò non posso farti pagare una macchina che a me mi viene gratis” e lui mi disse “beh allora se è cosi va bene”. Non c’era altro modo per convincerlo altrimenti insisteva all’infinito per firmare queste benedette cambiali che lui ha sempre firmato per una vita intera.
Così il giorno dopo fa l’assicurazione alla sua Golf e se ne ritorna al suo paesello ed era anche in ansia per sua moglie che erano due giorni che era sola con suo figlio, cioè mio fratello.
Quella è stata la prima volta nella sua vita che mio padre ha dormito una notte fuori da casa sua senza sua moglie, ma un’ora dopo la partenza quando arriva verso Firenze mio padre mi chiama al cellulare e mi dice urlando “Saveriuccio, sto uscendo all’autostrada di Firenze perché ti sei dimenticato un sacco di soldi nel porta documenti” e io gli dico “no Papà, te li ho messi io, sono 20 milioni, perché voglio che li metti da parte per mia madre”. “Beh, se sono per tua madre allora va bene, li metto da parte così un giorno se li trova”, ma io sapevo già che mio padre avrebbe speso quei soldi per rifare tutto il tetto di casa nostra perché ci pioveva in casa, perché lui non avrebbe mai avuto il coraggio di chiedermeli orgoglioso com’era, ma io sapevo sempre come prenderlo.
E quattro mesi dopo che sono andato a casa per le ferie di Natale ho trovato tutto il tetto completamente ristrutturato.
Mio padre nei suoi 50 anni di guida ha avuto solo 4 macchine, 3 nuove ovviamente! Perché questa era la sua
soddisfazione della vita, comprarsi una macchina nuova quando era il momento che poteva permetterselo, anche se poi la pagava a cambiali e una gliela ho regalata io.
La sua prima macchina se la comprata all’età di 19 anni ed era un Fiat 850 grigia.
Poi dopo circa 13 anni si e comprato un Fiat 124 sport bianca.
Dopo circa altri 14 anni si e comprato un Fiat 131 Mirafiori blu, lui ci teneva a specificarlo che non era una semplice 131 ma era una 131 Mirafiori, più bella e più potente delle altre 131 anche perché aveva impianto a gas di serie e per il suo lavoro era perfetta.
La sua quarta e ultima macchina gliel’avevo regalata io.
Saverio C.
Per contattare la Redazione La Fenice o commentare l’articolo scrivi a: [email protected] oppure accedi a Facebook alla pagina La fenice – Il giornale dal carcere di Ivrea (@lafenice.giornaledalcarcere)