Il mio razzismo, i miei pregiudizi

Io personalmente avevo tantissimi pregiudizi ed ero un razzista prima che nel 2010 mi arrestassero ed ero ancora un razzista fino al 2015. Ora vi racconto quanto io personalmente facevo schifo!!

Io avevo una ditta edile e assumevo spesso persone di colore ma solo per fargli fare tutto quello che i miei dipendenti non facevano volentieri cioè pulire le fognature, o fargli impastare la calce sotto l’acqua quando pioveva, in modo che i miei operai anche se pioveva potevano lavorare lo stesso all’interno della palazzina. A me bastava che uno solo si bagnava e tutti gli altri erano all’asciutto, ovviamente pagavo bene perché io con i soldi mi compravo tutto anche la dignità della gente, che è l’ultima cosa che una persona vorrebbe vendersi.

Nel 2000 a La Spezia si è sposata Isa che era una mia carissima amica; e io e la mia compagna Deborah siamo stati invitati a questo matrimonio, sul tavolo c’erano i nomi delle persone dove dovevano sedersi tutti gli invitati, a me e Deborah ci mettono proprio di fronte a due gay molto effeminati. Io sono rimasto per qualche secondo impietrito e in silenzio perché stavo pensando se sedermi oppure no, poi dopo che ci sediamo uno dei 2 gay prende una tartina e gli fa il gioco dell’aeroplano, il suo compagno tira fuori la lingua e ingoia la tartina proprio come facevo io con i miei figli quando non volevano mangiare, allora gli facevo il gioco dell’aeroplano e poi gli imboccavo il cibo, ma loro 2 adulti e 2 uomini proprio no! a quel gesto esplodo completamente mi alzo di scatto lancio per aria il tavolo dove eravamo seduti e gliene dico di tutti i colori sia a loro che agli sposi e me ne vado.

Ovviamente che io ero un razzista e pieno di pregiudizi non lo sapevano nè la mia compagna e nemmeno gli sposi, oggi so bene che la persona sbagliata ero io e non loro! Anche se ancora oggi penso che certe cose in pubblico vanno evitate.

Una volta la mia compagna Natalia mi dice, senti Saverio oggi offro io perché è il mio compleanno e ti porto in un posto meraviglioso; e io gli rispondo va bene oggi offri tu ma solo perché è il tuo compleanno, perché da quando ero un ragazzino io non mi sono mai fatto offrire nemmeno un ghiacciolo da nessuno nè da amici e nè da parenti, questo perché ero stupido e troppo orgoglioso.

Cosi andiamo a Viareggio in questo ristorante bellissimo che all’impatto mi sembrava di non aver mai visto un ristorante cosi bello e accogliente, nonostante avessi già cenato in tantissimi ristoranti molto belli ma quest’ultimo mi aveva colpito molto per la sua eleganza. Era un piccolo ristorantino con solo 6 tavoli esclusivamente per coppie, ci accomodiamo in questo ristorante con luce bassissima e sul tavolo c’erano delle candele accese che profumavano di cannella che a me piaceva molto quel buon odore e questo Natalia lo sapeva bene. Lei non vedeva l’ora di presentarmi i suoi amici e proprietari di questo locale ma poi arriva la sorpresa, si avvicina il cameriere con addosso un lungo vestito tradizionale arabo tutto dorato e abbraccia subito Natalia e lo stesso voleva fare con me, ma io ero rimasto impietrito e congelato e lui questo lo aveva capito da subito che io non avevo gradito il personale che ci lavorava, poi mi stende la mano per presentarsi ma io non gli do nemmeno la mano per paura di prendere qualche strana malattia, poi gli dico al cameriere travestito per favore dacci due minuti. Lui intelligentissimo capisce subito e se ne va, poi dico a Natalia adesso ti alzi e ce ne andiamo subito e lei tutta mortificata mi dice ma perché è un posto bellissimo e loro sono i miei migliori amici. Io gli rispondo Natalia io me ne sto andando e tu fai quello che ti pare e se non esci con me adesso ti lascio qui e me ne vado; lei è rimasta lì, io per orgoglio non l’ho mai più chiamata e nemmeno lei mi ha mai più chiamato, anche lei aveva orgoglio da vendere, oggi io apprezzo molto il suo gesto ma anni fa proprio no!

Una sera viene a trovarmi un mio amico di infanzia nel mio pub, costui non lo vedevo da almeno 20 anni perché aveva aperto un bellissimo ristorante a Pisa cioè a 120 km da La Spezia da dove io vivevo; e io non lo sapevo che lui si era trasferito a Pisa; e dopo avergli offerto una bottiglia di champagne a lui e i suoi amici che erano con lui, il mio amico mi dice senti Saverio stasera come al solito hai pagato tutto tu perciò domani sera vieni al mio ristorante con chi ti pare che offro tutto io e ti faccio trovare centinaia di gamberoni e te li faccio cucinare in tutti modi alla piastra, al vapore, il mio amico sapeva bene che io andavo pazzo per i gamberoni ne mangiavo almeno 30 tutte le sere. Cosi il giorno dopo mi presento con la mia compagna Raffaella nel suo ristorante e lui è stato di parola. arrivavano al tavolo gamberoni cucinati in tutti i modi e comunque sempre più buoni; e io gli dico amico mio, tientelo caro questo bravo cuoco perché è veramente bravo a cucinare e fagli i miei complimenti; e lui mi dice non è un cuoco ma e una cuoca ed è la mia compagna e adesso te la presento cosi gli fai i complimenti di persona, io non vedevo l’ora di fargli i miei complimenti.

Così la va a chiamare e si presenta davanti a me una nigeriana, lei ci abbraccia immediatamente sia a me che alla mia compagna, ma io mi metto le mani in tasca, prendo 500 € glieli butto sul tavolo e dico alla mia compagna andiamocene via, ma lei niente, è voluta rimanere lì. Quella sera litigo anche con Raffaella ma per me poco importava perché a quei tempi io avevo le mie vedute e nessuno al mondo poteva cambiarmele o anche solo parlarmene, oggi capisco che brutta figura ho fatto fare anche a lei.

Ero razzista anche sul mio lavoro, scusate volevo dire quando ero un delinquente io ho sempre fatto l’usuraio e ho sempre prestato soldi nel solito modo perché avevo un mio stupido codice, cioè alle persone che lavoravano onestamente prendevo “solo” il 20% mensile, a i delinquenti che trafficavano con droghe, cocaina, fumo ecc. gli prendevo il 30% mensile, a i giocatori d’azzardo gli prendevo il 10% a settimana perché a loro era meglio non dargli troppo lasso di tempo, per evitare che facevano altri debiti in giro senza aver pagato prima il mio debito, invece ai gay ai travestiti e a i vari buttafuori di colore che conoscevo gli prendevo il 50% al mese; e guai a loro se mi ritardavano il pagamento di un solo giorno, ma tra tutti i clienti che avevo “ scusate volevo dire le mie vittime” (perché una volta io li chiamavo i miei clienti) questi ultimi erano i più precisi di tutti! non ritardavano mai nemmeno di un giorno e per me quello era un po’ una delusione per vari motivi, il primo era perché almeno una volta avrei voluto tanto incazzarmi o umiliare uno di loro e magari ci scappava anche qualche schiaffone, ma loro questa possibilità non me l’hanno mai data.

E’ la mia seconda delusione era perché quasi tutte le mie vittime di usura che erano anche quasi tutti delinquenti alla scadenza del pagamento mi toccava chiamarli più volte, qualcuno staccava il cellulare e qualcun altro mi toccava andarlo a cercare anche se alla fine mi pagavano tutti. E pagavano anche gli interessi sugli interessi maturati di quei giorni che loro erano “latitanti” e non capivo perché quelli che io odiavo erano più precisi e puntuali di quelli che io amavo non riuscivo proprio a capirlo.

Una sera un mio amico e bravissimo muratore che lavorava con me da almeno 10 anni mi dice: senti Saverio io e la mia compagna ti vogliamo invitare a cena a casa nostra, io gli dico ma no andiamo al ristorante che offro io ma lui insiste e mi dice no vieni a casa mia perché la mia compagna cucina benissimo, alla fine io accetto e appena entro in casa mi accorgo che la sua compagna era un trans cosi al mio amico gli mollo uno schiaffone e me ne vado e l’ho anche licenziato nonostante fosse uno dei miei migliori muratori.

Nel 2009 mi era spuntato un grosso lipoma sul collo e per non aspettare la prenotazione perché aspettare per me era roba da poveracci, faccio l’intervento a pagamento in una clinica privata. Mentre io stavo aspettando in pigiama i medici che mi venivano a prendere nella mia stanza si presenta una infermiera di colore e mi dice Signor C. noi siamo pronti per operarla, io sono saltato dal letto mi vesto al volo e me ne sono andato senza operarmi perché ero convinto che mi avrebbe operato lei o un medico di colore; e una cosa del genere a quei tempi non era proprio possibile! Sono state vane le urla che mi ha lanciato la mia ex compagna Mara ma in quel momento non mi avrebbe potuto fermare nessuno nemmeno mia Madre che è sempre stata la persona che ho amata di più al mondo.

Io avevo aperto e gestito vari nightclub e alle ragazze italiane gli davo 100€ a sera di fisso per la loro presenza e il 50% di tutte le consumazioni e lo champagne che riuscivano a far spendere “ai miei polli” scusate volevo dire a i miei clienti, invece alle straniere gli davo 80€ di fisso oltre alle loro consumazioni; e le ragazze di colore io non le volevo vedere nemmeno per cartolina figuriamoci se le avrei assunte nei miei locali e di storie cosi me ne sono capitate tante altre praticamente tutti i giorni, ma questo è quello che io ero una volta.

Ora sono totalmente tutta un’altra persona. Uno dei miei amici più cari qui dentro è Kelvin, un ragazzo nigeriano. Gioco a scacchi con lui almeno 2 ore al giorno e accetto quello che ogni tanto lui mi offre cucinato da lui: pasta, dolci, piadine ecc. Una volta qui in carcere se una persona di colore mi offriva qualcosa io gli dicevo di no; e se lui insisteva la prendevo, lo ringraziavo e poi la buttavo nell’immondizia!

Ora io non ho più nessun tipo di discriminazione verso i gay, trans o persone di colore perché ora li vedo come persone normali ed è molto evidente che anni fa il diverso e malato ero io!

E adesso accetto qualsiasi critica mi venga fatto anche perché non mi aspetto niente di meno da voi lettori.

SAVERIO C.

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Autore dell'articolo: feniceadmin