Ciao belli sono matte il pazzoide… 😉
Oggi per l’ennesima volta mi sono sentito dire che devo portare il mio essere ad un livello superiore; fino ad ora di strada ne ho fatta e di livelli ne ho passati parecchi, ma a quanto pare non basta ancora, purtroppo, come dice il mio insegnante di psicologia sociale, veniamo marchiati per quello che facciamo, per quello che vogliamo essere o meglio per quello che vogliamo che la gente creda di noi.
Però dimentichiamo che una volta timbrati è parecchio difficile toglierci di dosso questa identità creata da noi stessi, tante volte per necessità, tante volte per scelta e purtroppo a volte inconsapevolmente ci viene assegnata un’identità indesiderata per via dei nostri comportamenti, per via dei posti frequentati o peggio ancora solo per lo stile di abbigliamento, che oggigiorno è svariatissimo, ma la società classifica ancora ben distintamente. E’ vero che l’abito non fa il monaco, ma forse è il monaco che fa l’abito (scusate il gioco di parole), spero di essermi spiegato. E’ un po’ come il discorso dell’altro articolo che ho pubblicato, non è che se mi vesto in giacca e cravatta e dentro sono il peggior spacciatore di questo mondo mi cambia qualcosa, gli atteggiamenti e i modi di fare sono sempre gli stessi.
Sono un “quasi ex tossico” e sono ancora seguito dal SERT e la frase che mi sento sempre dire interrottamente è di passare di livello. Interiormente ho parecchi demoni contro cui combattere, che sarei anche capace di affrontare, l’ho dimostrato parecchie volte, li ho tenuti a bada tutti quanti, come si fa con delle pecore, che se le si mette in un recinto stanno lì e non possono fare nulla se non le apri. Io non è che li ho riaperti, i demoni, semplicemente ho mollato la presa, e loro piano piano stanno riprendendo un po’ il possesso di me.
Come dicevo prima non sono loro il problema, se voglio, come li ho domati una volta, lo potrei rifare altre 100 volte, il problema è la regina demoniaca che ho all’interno della mia anima, quella che quand’ero solo mi aiutava a risolvere i problemi, mi coccolava, colmava gli spazi vuoti e che mi ha dato le capacità per affrontare “la strada”: la forza, l’adrenalina, l’astuzia e una buona parte di intelligenza. Questa regina mi ha fatto quasi da mamma, mi ha insegnato molto, ma soprattutto non mi ha mai abbandonato, come ha fatto quella naturale dall’età di 15 anni, la quale non ha saputo strapparmi via dai pericoli, da strade che non avrei mai dovuto intraprendere, ma che soprattutto non ha mai saputo darmi l’unica cosa che un figlio ha la necessità e il dovere di avere: “L’AMORE”, l’affetto di un genitore, comprensivo delle esigenze del proprio figlio, ma oramai non ci penso più perché mi mette rabbia e tristezza.
La mia regina demoniaca non è sempre stata brava con me, mi ha portato a fare scelte parecchio sbagliate, mi ha bastonato nei momenti in cui magari non era necessario, ma ora lei è impregnata nella mia anima, devo fare un duro ma veramente duro lavoro per riuscire a rimuoverla da dentro di me, è come se dovessi cambiare, rivoluzionare gran parte della mia vita, cambiare i miei modi di fare e soprattutto smettere di pensare con l’atteggiamento da strada. Credo sia quasi impossibile, ma so anche che nulla è veramente impossibile, con l’aiuto giusto e non semplicemente dicendo “devi cambiare livello, si può fare da soli”…
La regina demoniaca è la mia anima, è il mio essere… Prometto di abbandonarti mia regina, questa è una promessa, non so bene ancora come e con l’aiuto di chi, ma un giorno ti dirò addio, ma fino a quel giorno ti prego restami accanto, coccolami e rafforzami come solo tu sai fare…
Come sempre il vostro redattore
Matte il Pazzo
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