Salve a tutti, io mi chiamo Saverio e sono nato nel 1972 in un piccolo paesino della Basilicata e nel 1984 all’età di 12 anni facevo già il manovale edile con mio Padre, ma mi stufavo facilmente di stare sempre nel solito posto, oppure di lavorare sempre per la stessa persona, specialmente per mio Padre che nemmeno mi pagava.
Nel 1985 quando avevo 13 anni al mio paese è venuto il circo Montecarlo, un piccolo circo ma mi piaceva tanto ed ero rimasto affascinato dal loro modo di vivere, 3 giorni qua e poi 3 giorni là, insomma sempre in giro per il mondo!!! Proprio come piaceva a me! Così a fine spettacolo vedo che stavano smontando il loro tendone e gli chiedo se potevo dargli una mano e uno di loro mi rispose “certo che puoi”.
Quando abbiamo finito di smontare tutto e caricare il tutto sui camion io chiedo al proprietario se potevo partire con loro a lavorare e il proprietario, un certo Denis, mi dice “ragazzino, come ti chiami e quanti anni hai?”. “Mi chiamo Saverio e ho 16 anni”.
Ovviamente mentivo perché avevo solo 13 anni ma ero già alto abbastanza più della media e forte fisicamente, era più di un anno che portavo calce e mattoni per mio padre e i suoi muratori. Allora Denis mi ha detto “fai una cosa, vai a casa tua e parla con i tuoi genitori e se loro ti dicono di sì sappi che noi fra 2 ore partiamo”.
Cosi io vado a casa mia e senza dire niente a i miei genitori avviso solo i miei fratelli più piccoli che stavo partendo per lavoro, mi preparo il mio piccolo zaino anche perché tutto quello che avevo ci stava in un piccolo zainetto e sono partito con loro. Ho lavorato circa 6 mesi con questo circo, girando un po’ per tutta l’Italia, Denis il proprietario mi aveva messo come sopranome Arnold Schwarzenegger, perché i pali montanti per montare il tendone andavano presi e trasportati in 2 per quanto pesavano, io invece me li caricavo in spalla da solo.
Poi però mio padre è venuto a prendermi e la mia corsa in giro per l’Italia di colpo è finita, perché mio padre aveva scoperto dove mi trovavo.
Cosi ho ripreso nei cantieri, ero solito cambiare spesso datore di lavoro, mi piaceva spostarmi da un cantiere ad un altro e da un paese a l’altro, ovviamente a quei tempi il lavoro proprio non mancava, mi potevo permettere il lusso di cambiare datore di lavoro anche tutti i mesi ed era quello che io facevo!
Cambiavo subito lavoro anche se qualcuno mi offriva soltanto 1000£ al giorno in più di quello che stavo guadagnando, diciamo che davo una scusa a me stesso per scappare via di nuovo, oppure se il lavoro si trovava in un paese che a me piaceva di più, perché a quei tempi io amavo tanto viaggiare.
Nel 1986 a 14 anni mi ero trovato un lavoro a La Spezia, che si trova a circa 800 km dal mio paese nativo Lavello (PZ)
Nel 1987 all’età di 15 armi appena mi sono potuto fare la carta di identità valida per l’espatrio, mi sono subito trovato un lavoro in una gelateria in Germania, per cui facevo le stagioni estive in Germania come barman e cameriere, e d’inverno ritornavo a lavorare a La Spezia come operaio edile. C’è anche da dire che io ero un grande lavoratore e che andavo bene ovunque mi mettevano o per qualsiasi mansioni mi dessero da fare.
Comunque anche con il passare degli anni per me la situazione non era cambiata per niente, ho sempre avuto tanto lavoro fino al giorno in cui mi hanno arrestato nel 2010, e da quel giorno non sono più uscito dal carcere.
Alcune voci esterne mi dicono che la situazione oggi è cambiata cosi tanto che il lavoro è molto difficile da trovare. Beh io non ho mai avuto problemi nel trovarmi un lavoro, quando ero un ragazzino e nemmeno da impresario edile e sono più che sicuro, che appena uscirò di qui mi troverò di nuovo un lavoro senza nessun problema, perché io credo tanto in me stesso ma più che altro credo tanto nella mia buona volontà. Ovviamente vista la crisi che c’è e l’età che oggi ho, il mio prossimo lavoro me lo terrò molto stretto!
Quando io avevo tanto lavoro avevo anche sempre difficoltà nel trovare operai specializzati, o anche un semplice operaio tutto fare, e non perché non ci fossero operai, ma perché tra le centinaia di persone che io ho assunto nei miei 16 anni di attività nell’edilizia dal 1994 al 2010, ho trovato pochissime persone che tenevano veramente al proprio posto di lavoro. La maggior parte degli stranieri ogni volta che prendevano lo stipendio il giorno dopo non li vedevi più, per un motivo o per un altro e gli italiani non erano da meno. Alla prima goccia d’acqua che vedevano mi sentivo subito dire “no! io sotto l’acqua non lavoro, non vorrei ammalarmi per una giornata di lavoro, perciò ci vediamo domani”. Almeno gli stranieri sotto due gocce d’acqua lavoravano senza dire una parola, ma ho avuto anche un paio di persone che hanno lavorato per me per 11/12 ami di fila.
Avevo questo piccolo grande problema nonostante, a detta di tutti, io fossi un grande pagatore, perché tutti i giorni io chiedevo a tutti i miei operai se avevano bisogno di un acconto e così la maggior parte di loro il giorno 10 di ogni mese, cioè il giorno di paga, aveva già avuto il suo stipendio a forza di acconti durante il mese e mi toccava dargli anche un acconto per il mese che dovevano ancora fare. Forse li avevo abituati un po’ male ma a me conveniva così: io vi pago veloci e voi lavorate veloci!!!
E’ giusto che vi spieghi però che a quei tempi io ero un delinquente, perciò pensavo e agivo come tale. Dal 1994 fino al 2002 i miei operai li facevo lavorare tutti in nero.
Poi nell’estate del 2002 ho avuto un controllo da parte della Guardia di Finanza e per questo motivo ho dovuto chiudere la mia ditta individuale e aprire una nuova società S.R.L. con una nuova sede legale. Ho dovuto trovare un prestanome che mi facesse da amministratore, cosa che era molto facile, bastava pagare, e da allora fino al 2007 i miei operai metà li assumevo in regola e l’altra metà continuavo a farli lavorare in nero.
Poi nel 2007 ho preso un grosso appalto ad Aulla (MS) per costruire un tratto di autostrada con tanto di ponti e gallerie, cosi ho dovuto per forza riaprirmi un’altra società S.R.L., perché lì ci voleva una ditta edile completamente in regola, troppi controlli ci sono sulle autostrade! Così solita trafila, nuova società edile S.R.L., un nuovo testa di legno e si ricomincia, anche se quell’ultimo amministratore è stato un po’ più fortunato degli altri miei amministratori, perché da quel giorno io avevo tutti gli operai in regola e pagavo tutto fino a l’ultimo centesimo, altrimenti la cassa edile non mi rilasciava il durc.
Il durc è un documento che ti rilascia la cassa edile che attesta che quella società non deve un solo euro allo Stato e senza il durc la società autostradale, per cui io lavoravo, non poteva inviare il bonifico per pagare i miei 50 operai che lavoravano in quel periodo nel cantiere.
Mio Padre mi diceva spesso una frase, quando nel lontano 1984 a l’età di 12 anni io lavoravo per lui. Praticamente tutti i giorni mi diceva “Saveriuccio, non c’è cieco più cieco di un cieco che non vuole vedere!!! e non c’è sordo più sordo di un sordo che non vuole sentire ragione”. A quei tempi non capivo il significato di quelle parole, ma poi con il tempo l’ho capito benissimo e questa frase la pronunciavo spesso a i miei operai, quando non lavoravano come io volevo, oppure non ero abbastanza soddisfatto di loro.
Di recente mi ha scritto un mio amico muratore che ha lavorato per me circa 12 anni di fila, dicendomi: “Saverio, ma quando esci, perché ho bisogno di lavorare, ma più che altro di uno stipendio sicuro, sappi che dal giorno che ti hanno arrestato non ho più trovato una ditta seria che ogni 10/15 del mese ti paga senza raccontarti prima tutti i suoi problemi e le difficoltà che sta attraversando e comunque io ho sempre detto a tutti che fino ad oggi un pagatore come Saverio io non lo ancora incontrato e mai più lo incontrerò”.
Beh, questa cosa mi fa fatto molto piacere sentirmela dire ma io gli ho dovuto rispondere come stavano le cose: per me era molto facile essere cosi preciso nei pagamenti, era solo una questione di soldi, e io di soldi ne avevo tanti. Ma una buona parte erano soldi che guadagnavo facendo ogni tipo di reato, perciò se non ce l’avessi fatta con il mio lavoro edile, avevo sempre a disposizione i soldi del mio lavoro delinquenziale.
Saverio C.
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