Cosa vuole dirmi questa terra?

Sono un ragazzo di 29 anni, come molti cresciuto a pane e bugie. Ho anche molte risposte dopo aver incontrato milioni di domande e … sono arrivato a brutte conclusioni.
Ho avuto una triste infanzia, sono nato senza papà e ho avuto una madre diversa dalla vostra, … è brutto dirlo, una “poco di buono”… non sono finito qua ad Ivrea per causa sua … anche se posso metterla, e ce la metto, tra i “cattivi” che popolano questa terra. Mi frustava con un cavo elettrico su tutto il corpo, e per cosa poi? Alle elementari per una nota perché a volte dimenticavo di fare i compiti, o per aver corso in corridoio a scuola durante l’intervallo … mah … i bambini sono la gioia di questa terra e andrebbero solo amati.
Sono cresciuto desiderando e cercando di realizzare il mio sogno: vedere crescere la mia famiglia con me, trovare un lavoro.
Ci stavo riuscendo quando ho incontrato la donna che mai avrei voluto incontrare, anche se mi ha fatto conoscere il più bel bimbo che abbia mai visto.
Quando poi ho trovato un lavoro, beh, anche lì è sceso il buio. Lavoravo spesso di notte e poi per accuse di fatti mai provati sono iniziate le minacce di licenziamento.
Ho spesso percepito nella vita tradimento e mancanza di amore.
Allora se la mia vita è un inferno qual è l’unico messaggio di questa terra? Che il paradiso non esiste?
Non avevo altre scelte, la mamma non era una mamma, perché me ne ha fatte vedere, veramente, di tutti i colori e donne diverse dalla mia ex non ne vedevo.
Io non sono perfetto … avrei solo voluto leggere negli occhi degli altri un po’ di amore, di comprensione …
Io come gli animali non ci voglio vivere. Cosa mi vuoi dire, terra, che mi piace stare in carcere perché sono un animale?
A volte penso che di questa vita non ci si possa fidare e che sto meglio “dentro” che fuori.

Said M.

Per contattare la Redazione La Fenice o commentare l’articolo scrivi a   [email protected] oppure accedi a Facebook alla pagina la fenice – il giornale dal carcere di ivrea

Autore dell'articolo: feniceadmin