Si sente parlare troppo di droga e di tossicodipendenza, derivano da questo molti problemi odierni che si vedono concretamente all’ordine del giorno per i quali ci si chiede soprattutto oggi, dove ormai troppi giovani, se non giovanissimi, si macchiano una vita bianca per percorrere una strada in cui la sostanza è la parola chiave…: cosa si può fare per prevenire, aiutare, risolvere e quindi colmare questa piaga sociale?
Il mio 23esimo compleanno qualche giorno fa, qui … , purtroppo ho fatto scelte sbagliate per la maggior parte della mia adolescenza e in seguito, che con tutta sincerità, ringrazio “Dio” se oggi sono qua a scrivere queste parole, che di banale non hanno nulla, perché con la vita NON SI SCHERZA!
Iniziando da piccolissimo con le sigarette ho iniziato piano piano, e poi sempre più veloce a pensare che essere “figo” e quindi apprezzato era fare le scelte sbagliate tanto che poco dopo iniziai con le “canne”, marijuana e hashish, rovinandomi momenti che potevano essere vissuti in modo attivo e non passivo perché è questa la conseguenza per la quale il protagonista della tua vita non sei più tu ma solo ciò che direttamente assumi che poi ti porta ad avere un certo comportamento ed abitudini.
Non soffermiamoci sull’idea che le sostanze “leggere” non facciano male poiché la maggior parte dei disturbi comportamentali dell’età evolutiva è dovuta all’utilizzo di queste sostanze e si vedono sempre troppi ragazzi negli ospedali perché stanno male e che se saranno fortunati si renderanno conto dopo di tutto il tempo sprecato…
Più avanti ma non ancora maggiorenne iniziai ad utilizzare cocaina, questa ha alterato per tempo le mie emozioni, sentimenti e stati d’animo in anni in cui la mia visione del divertimento era autodistruzione, non era divertente più niente se non c’era lei, potevo essere nel posto più bello con la migliore compagnia ma non sarebbe uscito nemmeno un accenno di sorriso o felicità sul mio viso, anzi.
E’ ASSURDO ma vero come oggi siamo sempre più inconsciamente trasportati a condurre una vita fatta di eccessi e di futilità, pensiamo alla frase popolare “dalle stelle alle stalle” e viceversa in cui se non si ha il massimo di sensazione si va in stati di pessimismo storico senza pensare che le cose veramente importanti sono le più semplici e naturali; non potreste nemmeno immaginare il valore inestimabile che per me è l’Abbraccio di mio Padre, rivolgendomi a tutti i ragazzi che pensano a farsi la serata stasera mentre io scrivo da una cella: apprezzate non le cose materiali ma i rapporti sinceri creati nel tempo e su fondamenta solide, la famiglia in primis, un’ amicizia sana perché non si compra l’abbraccio di un fratello, una spalla su cui piangere in un momento di tristezza o una passeggiata con la persona che amate!
Al giorno d’oggi, ricollegandomi ad un discorso di Roberto Benigni, ci siamo dimenticati di AMARCI. Mi ricordo quando tornavo a casa distrutto con occhiaie che toccavano terra di quanto facevo schifo. Fino a qualche ora prima mi sentivo invincibile ma quando la serata finiva tutta quella felicità lampo veniva sostituita da depressione, perché la verità è che non mi piacevo né dentro né fuori per quello che ero e che facevo, ho iniziato ad amarmi solo quando ho iniziato ad accettarmi per ogni sfumatura di difetto e pregio che mi appartiene, non è stato facile smettere di condurre una vita malsana ma ce l’ho fatta amando la mia vita con i momenti belli ma anche gli ostacoli quotidiani, riallacciando rapporti da me dimenticati…
Ho perso tutto per la droga: la famiglia, gli amici e la mia ragazza che mi amavano, stimavano e volevano bene ….. fino a perdere me stesso che se quella domenica mattina quel parroco non mi avesse raccattato alle 6 di mattina in quell’incrocio sarei ora un ricordo, un fiore in quella strada che pensavo fosse casa mia!
Nei mio caso, visto che le situazioni sono svariate, posso solo ringraziare tutte le persone che mi sono sempre state accanto, credendo in me, nei momenti peggiori, dandomi forza con ogni sostegno immaginabile in quel tunnel nero dal quale da solo non ce l’avrei fatta ad uscire … ora il mio obbiettivo è “ripagarli” rendendoli fieri di quello che veramente sono e che posso fare con le mie capacità anche se loro l’hanno sempre saputo. GRAZIE!
Ale7
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