Pensieri e azioni…

Ciao a tutti, sono sempre io, Matte…

Avete mai ripensato a tutte le azioni fatte per andare da o per avere “lei”??
Io ogni tanto ci penso, perché da quando sono qui dentro, come dice il mio mentore, nel “boia”, il cervello lavora davvero tanto e pensi pensi pensi all’infinito, a volte fino a farti pulsare le vene del cervello; in teoria è un’azione che dovremmo fare quotidianamente ma in pratica ne facciamo poco uso; io quando rivedo nella mia mente tutte le azioni che ho fatto per dimostrarle il mio amore (non voluto, ma necessario) un po’ mi vergogno.
Ero diventato piuttosto bravo e la cosa mi aveva anche un po’ spaventato, se devo dire la verità; riuscire a fregare il portafoglio di qualcuno su un pullman in pieno giorno senza che nessuno se ne accorgesse, un telefono, la borsa di una donna, una macchina e tante altre cose che solo uno che ha fatto parte di quel mondo può immaginare, l’importante era riuscire a fare dei soldi con qualsiasi cosa rivendibile.
Addirittura non pensavo nemmeno più a mangiare, quello era il pensiero secondario o forse terziario, prima di tutto veniva sempre “lei”, l’unica Venere necessaria per riuscire ad andare avanti e riuscire a stare in piedi.
Senza accorgermene, pian piano mi stava uccidendo, ero arrivato in uno stato così pietoso da assomigliare ad uno Zombie, pesavo 62 kg, non avevo più un filo di muscoli (il mio peso di norma si aggirava sui 75/80kg). Sei sempre in movimento, vita sregolata, nervosismo e stress alle stelle, e te ne fotti delle azioni che potresti compiere. Come dicevo l’altra volta saresti disposto a vendere l’anima della persona a te più cara…
La cosa che mi ha fatto dire Basta è stata la volta che mi sono introdotto nella casa di una famiglia benestante a cui stavo dietro da parecchio tempo; sapevo che in casa avevano parecchi soldi e gioielli di famiglia, dormivano tutti. Li guardavo e li vedevo privi della forza per fermarmi; ero un fantasma, ma il cuore batteva e l’avevo in gola . Quella sera riuscii a portare via all’incirca 3/4 mila € tra soldi e collanine. Ero fiero di me stesso; ero riuscito a tornare tra le sue braccia con un regalo solo per “lei”… Raccontai l’aneddoto al mio angelo custode con cui mi confidavo ogni volta che facevo una mala azione… quella volta gli diedi la gocciolina che fece traboccare il vaso, ormai colmo di queste cose. Mi disse di rifletterci parecchio e di immaginare che le persone che avevo scippato fossero persone come lui che faticano tutti i giorni per avere una vita normale e fatta di cose concrete; mi mise davanti a una realtà che era ormai sconosciuta ai miei occhi, ci pensai davvero tanto alle parole che mi disse quel giorno… Non sono diventato un santo ma ho solo cambiato itinerario di scippo: meglio truffare i ladri veri e propri…ricordando Brecht “Rapinare una banca è roba da dilettanti. I veri professionisti una banca la fondano”.

Matte P.

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Autore dell'articolo: feniceadmin